5 Settembre 2008,
Posted in Film |
Horror Hospital
The Operation is a Success … When the Patient Dies
Ci piace l’understatement britannico, perché se usato bene crea anche momenti molto divertenti, ma se usato male rischia di far passare inosservate anche cose che meriterebbero più riscontro. È il caso di questo film, che scivola silenzioso e un po’ dimenticato nella storia del cinema. Ingiustamente.
Perché questa è una pellicola forte di un’ottima atmosfera britannica, di una sottile ironia e di una critica sociale, tutte mischiate con una storia horror gotica.
Anthony Balch è il regista, un personaggio molto interessante, scomparso a soli quarantadue anni nel 1980, che oltre a dirigere film è grande amico e collaboratore di William S.Burroughs e anche distributore di alcune pellicole di successo (tra le quali citiamo la riedizione di “Freaks” e “Supervixens” e “Black Snake” del nostro amato Russ Meyer).
Nel 1973 lavora con Alan Watson a questa storia, partendo dal titolo e dall’appoggio di Richard Gordon il produttore del suo più grande successo “Secret Of Sex” del 1970. I due che si chiudono in una stanza d’albergo, scrivono una storia classica, basata su uno scienziato pazzo e anche su un personaggio alla Bela Lugosi, che è interpretato da Micheal Cough. Quest’ultimo grandissimo attore inglese, lavora spesso con la “Hammer”, in “Dottor Who” ed è certamente conosciuto al grande pubblico grazie al ruolo di maggiordomo in “Batman”, due dei quali, come sappiamo, diretti da Burton, con il quale lavora successivamente in “Sleepy Hollow” e in “Corpse Bride”.
Il cast di “Horror Hospital” si completa con Ellen Pollock, importante attrice di teatro, con Dennis Price altro nome di rilievo per il cinema e teatro inglese, qui ormai al tramonto e a pochi mesi dal termine di una vita ricca di successi professionali, ma anche molto sregolata e soprattutto con Robin Askwith. Attore inglese, che qui ha un’incredibile somiglianza con Mick Jagger, fino al 1973 bazzica in film e produzioni televisive senza dare nell’occhio ma grazie a “Horror Hospital” e soprattutto a “Carry On Girls” si aprono le porte di una serie di commedie sexy, quattro e di gran successo, intitolate “Confession Of…” (Window Cleaner, Pop Performer, Driving Instructor e Holiday Camp). Il resto della sua carriera è composto di molto teatro e da produzioni televisive.
Lui è il protagonista, Jason Jones, cantante un po’ stressato che decide di andare in vacanza e si rivolge all’agenzia “Hairy Holidays” (vacanze per cappelloni o hippie) che propone il “Brittlehurst Manor” una clinica nota per il totale relax.
Sul treno diretto al “Brittlehurst”, incontra Judy (Phoebe Shaw, interprete di diversi spot e di qualche opera televisiva che qui è ribattezzata Vanessa) anche lei diretta lì, a trovare però una zia.
Il posto, è famoso appunto per le vacanze rilassanti, ma la prima impressione è che si tratti di un posto tetro e gotico e il servo nano (un po’ alla Riff Raff del “Rocky Horror Show”) aumenta il senso di fastidio.
In effetti, il “Brittlehurst Manor” è solo una scusa per attirare giovani “ribelli” e farli cadere nelle mani del Dr.Storm (Cough) uno scienziato finlandese cacciato dall’Unione Sovietica e rifugiato evidentemente in Gran Bretagna, dove continua con i suoi esperimenti diabolici.
I nostri eroi cercano in ogni modo di combattere il Dr.Storm, come ogni storia vuole, avendo anche a che fare con i suoi marchingegni e con i suoi fedelissimi scagnozzi. Uomini e i mezzi di grande fascino. Guardie in motocicletta vestite di nero che indossano il casco anche negli interni e una fantastica Rolls Royce con lama retrattile che taglia le teste con una facilità estrema.
Un piccolo e interessante horror “low budget” al quale non mancano una serie di cose “bizzarre” che facilitano lo scorrimento della trama. A iniziare dall’incontro di Jason e Judy (lei è l’unica donna sul treno) per passare al fatto che i due, appena conosciuti, condividono al “Brittlehurst Manor” una camera matrimoniale e che soprattutto lei un minuto dopo è già nuda (ed è la prima volta).
Cose poco sensate degne per il genere e che ci fanno apprezzare “Horror Hospital”, distrutto in italiano con l’ammiccante titolo “Diario Proibito di Un Collegio Femminile”.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Horror Hospital
Titolo Alternativo: Computer Killers (USA), Diario proibito di un collegio femminile (Italia),Doctor Bloodbath, Frankensteins Horror-Klinik (Germania), La Griffe de Frankenstein (Francia), Skräcksjukhuset (Svezia)
Anno 1973
Durata: 100′ (uncut version)
Nazione: Gran Bretagna
Regia: Antony Balch
Cast: Micheal Gough, Robin Askwith, Vanessa Shaw, Ellen Pollock, Dennis Price, Skip Martin, Kurt Christian
Casa di Produzione: Noteworthy Films
bel film . e poi gli psichiatri si devono suicidare tutti