Mutande pazze
-Se dobbiamo lavorare insieme devo sapere come sei fatta, fra di noi ci deve essere una fiducia totale, hai peli sotto le ascelle?
-Sì!
-Non tagliarli mai, che bel culo! Felice! Espressivo! Che incanta! Il culo non mente mai!
Roberto D’Agostino è uno di quei personaggi che si amano o si odiano. Una cosa però mette d’accordo queste due scuole di pensiero: D’Agostino è un pessimo regista. Per nostra fortuna però il boss del pungente sito “Dagospia” si è messo solo una volta dietro alla macchina da presa, nel 1992, con questo “Mutande pazze”.
Va detto che l’idea di base di questo film, non è affatto male. Trattasi o dovrebbe trattarsi di una satira corrosiva nei confronti del mondo dello spettacolo. L’ipocrisia, l’arrivismo, la corruzione, i compromessi e tutte le cose negative che vi vengono in mente, sono o meglio vorrebbero essere messe in ridicolo. Purtroppo però cercando di spingere il più possibile su queste cose, volgarizzando al massimo l’ambiente, il film cade nella sua stessa trappola diventando a sua volta un lungo carosello kitsch. D’Agostino poi non è di certo del mestiere e i suoi tanti limiti si vedono in ogni scena, la sceneggiatura latita e gli attori non vanno oltre all’interpretazione da squallida fiction.
Innegabile invece la qualità estetica di due delle protagoniste, Eva Grimaldi e Deborah Calì. La prima bellissima come sempre è usata in tutta la sua sensualità mentre la seconda meteora del cinema erotico italiano, rappresenta l’oca tutta curve e poco cervello.
A dare un tocco artistico invece ci pensano o dovevano pensarci, Monica Guerritore e Marisa Merlini, che però affogano in questo minestrone trash, reso ancora più insipido dai camei di Sergio Vastano e di Aldo Busi.
La storia racconta di tre donne che vogliono sfondare nel mondo dello spettacolo. Amalia (Monica Guerritore) è una conduttrice di un semplice programma mattutino che ambisce al prime time, seducendo un politico e poi il direttore della TV. Stefania (Eva Grimaldi) è una ragazza del nord che si trasferisce a Roma per cercare di sfondare nel mondo dello spettacolo, naturalmente con tutti i mezzi a disposizione, ma viene battuta da una sua amica all’apparenza tutta “studio, casa e chiesa”. Alessia (Debora Calì) è una semplice valletta spinta nel mondo dello spettacolo dalla famiglia che in ogni modo vorrebbe farla sfondare. Le tre storie convergono in una rissa finale.
Unica cosa degna di nota, se vi piace l’attore, è la presenza di un giovanissimo Raoul Bova, accreditato per la prima volta.
Scheda Tecnica
Titoli Alternativi: Crazy Underwear
Nazione: Italia
Anno: 1992
Regia: Roberto D’Agostino
Cast: Eva Grimaldi, Monica Guerritore, Debora Calì, Marisa Merlini, Raoul Bova, Barbara Vinci, Sergio Vastano
Durata: 97′
Casa di Produzione: Oficina
ineccepibile -se si scrive così- veramente un film di m…
complimenti per il progetto!