Avere vent’anni

Avere vent’anni

 
Noi siamo giovani, belle e incazzate! E incazzatevi in cucina! Sapete cucinà? Sapete scopà per terra? Sapete fare queste cosa qua? E le farete!

È il 1978, il regista è Fernando Di Leo e il cast è composto da Lilli Carati, Gloria Guida e Ray Lovelock. Ripetiamo meglio: Fernando Di Leo, il grande regista, Lilli Carati, la brunetta già diventata una delle favorite degli italiani, Gloria Guida, la bionda, che condivide con la brunetta lo stesso successo popolare (canta anche il tema centrale del film) e Ray Lovelock “il bello” del cinema di genere. Non lo ripetiamo più, perchè è chiaro che “Avere Vent’Anni” è una miniera d’oro, un film che sulla carta è destinato a un grandissimo successo. Infallibile.

Siamo quasi verso la fine del 1978, il film è uscito e le recensioni sono pessime. “Filmetto scombinato” dice “La Stampa” di Torino, che aggiunge “Non si capisce come un pasticcetto del genere l’abbia potuto firmare un regista di buon mestiere”
Schiantato, distrutto dunque, “Avere Vent’Anni”, è a tutti gli effetti un’occasione mancata, uno spreco del quale si rende conto (a cose fatte) anche Fernando Di Leo
Lilli Carati e Gloria Guida, sono una coppia perfetta. Due sogni del pubblico maschile (ancora oggi), usate al massimo della loro sensualità, che qui vagano disinibite e passionali per tutto il film mostrando il mostrabile e provocando quasi in ogni fotogramma. Giovani, ventenni, bellissime, sparano la loro esuberanza sulla società retrograda e chiusa, descritta con ironia da Di Leo, che non risparmia critiche anche ai giovani ribelli. Se ci fermassimo qui tutto tornerebbe, ma le due sono invece buttate in una storia fatta a sketch, una storia che per il novanta per cento è una specie di commedia erotica/satirica e che incredibilmente nelle ultime scene vira pesantemente nel dramma, in cui le nostre eroine sono ovviamente le vittime. 
Un finale che spiazza, inutilmente tra l’altro, che colpisce soprattutto in maniera violenta due figure popolari, amatissime dal pubblico. La parola “violenza” non la diciamo a caso, perché il finale di “Avere Vent’Anni” è davvero pesante, davvero oltre, con una scena di sodomia che sarebbe stata bene, con altri personaggi e interpreti, in uno dei noir del buon Fernando.
Uscito e subito ritirato, il film viene tagliato e modificato, nel tentativo di ravvivare critica e pubblico. Un tentativo che fallisce, facendo ottenere ancor meno successo.
Partendo dalla colta citazione di un libro di Nizan «Avevo vent’anni… Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita…» impressa sui titoli di testa, si entra nella vita di Lia (Guida) e Tina (Carati) due ventenni libere e incazzate che all’urlo “allora qui non si scopa?” se ne vanno in giro per il mondo. Dopo essersi conosciute su una spiaggia di nudisti, raggiungono Roma, per andare a vivere nella comune gestita da un certo Michele Palumbo detto “Il Nazariota”, leader di un posto abitato da strani personaggi, come l’ascetico Arguinas (Mastelloni), lo strafattone Rico (Ray Lovelock) e dal subdolo Ricetto (Vincenzo Crocitti).

Qui, per aiutare la comunità e guadagnarsi da vivere iniziano a prostituirsi, ma con scarsi risultati, che le porteranno a consolarsi a vicenda in una scena lesbo che si può dire sia il punto più alto del film. Finita la breve carriera, iniziano a vendere enciclopedie, non disdegnando optional ed extra per i clienti.

Una retata della polizia fa chiudere la comune, Lia e Tina tornano a casa, ma sulla strada trovano e provocano le persone sbagliate.
Rimasto nell’immaginario per tutta la serie di cose che abbiamo già esposto “Avere Vent’anni” è disponibile in versione censurata, che non ha la prima scena della spiaggia, la scena lesbo e il finale cruento. Per vedere il film completo bisogna cercare la versione DVD uscita nel 2004 per la Raro Video.

 

Scheda Tecnica

Titolo Originale: Avere Vent’Anni
Titoli Alternativi: Being Twenty (Gran Bretagna), Oben ohne, unten Jeans (Germania), Protara ston erota (Grecia), To Be Twenty (indefinito)
Regia: Fernando Di Leo
Nazione: Italia
Anno: 1978
Durata: 94′
Cast: Lilli Carati, Gloria Guida, Ray Lovelock, Vincenzo Crocitti, Vittorio Caprioli, Giorgio Bracardi
Casa di Produzione: International Daunia Film

 

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