16 Aprile 2009,
Posted in Film |
Greta – Haus
ohne Männer
Young Girls…CHAINED…CONDEMNED To a Life of TORMENT at the Hands of Their Beautiful, BRUTAL Captor!
Cambio di nome e destinazione Sud America. Come da manuale per i perfetti fedeli di regimi europei ormai disciolti. Nonostante la nuova acconciatura Greta Delgado si fa subito riconoscere: è Ilsa. Facile smascherarla, fa pure lo stesso lavoro di sempre. E va da se che i fan riconoscono e chiamano la loro eroina come sempre hanno fatto. Poi per ragioni puramente commerciali, il film viene anche commercializzato in alcuni Paesi come “Ilsa The Wicked Warden” o anche “Ilsa e qualcosaltro”.
Battute a parte il grande Jess Franco crea un ottimo “Women in Prison” con la maestria e l’astuzia dei quali è noto. Sfrutta le caratteristiche estetiche e commerciali di Dyanne Thorne e quelle di Lina Romay e mette un bel po’ della sua follia in questo lavoro del 1977. Dall’estetica alla scelta delle inquadrature con il classico utilizzo smodato di zoom, alla meno tecnica ma più morbosa volontà di ambientare risse e litigi nelle docce, dove nulla viene lasciato all’immaginazione, aggiungendo battute grevi e sarcastiche, concludendo con il parallelismo con il mondo animale, già visto ad esempio in “Vampyros Lesbos”, che qui è rappresentato da leoni che sbranano una preda in parallelo alla scena di cannibalismo che chiude il film.
Contesto diverso, regia diversa ma le similitudini con la serie di “Ilsa” sono parecchie e portano “Greta – La Donna Bestia” ad essere una sorta di spin-off o di sequel non ufficiale. Meno torture e meno sangue, più eros e più trama per un’opera che di fatto sembra una versione meno pesante di “Barbed Wire Dolls” il “Women in Prison” di Franco del 1975 con il quale “Greta…” condivide lo stesso e identico set oltre ad alcune attrici. Prima su tutte Lina Romay.
Dyanne Thorne è Greta Delgado la lesbo-sadica direttrice di una clinica femminile, avvallata dal regime, per malattie sessuali i cui metodi di riabilitazione sono parecchio truci.
La battuta “Dove sono le mie mutandine? Qui non ti serviranno!” fa capire che la vita in questo posto non è esattamente un esempio di diritti umani, oltre al fatto che “cure” e performance obbligate delle pazienti, finiscono in un Super8 che alimenta la morbosità di un signorotto locale. Questa struttura ospedaliera incuriosisce il Dr. Acosta (interpretato da Franco) che in combutta con la sorella di una ricoverata, ordisce un piano per smascherare le violenze e le torture del luogo.
Tra risse, violenze tradimenti e spie che si concedono a Greta, come la bella Juana, Lina Romay, le ragazze troveranno la forza di reagire.
Greta/Ilsa termina qui la sua carriera dopo tre film ufficiali, più questo, che l’hanno vista protagonista della nota serie. Anche Dyanne Thorne non fece tanto altro, qualche altra apparizione prima di chiudere la carriera con “Real Men” in compagnia di Dan Akroyd. Poi si è data alle celebrazioni di matrimoni con il marito a Las Vegas.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Greta – Haus ohne Männer
Titoli Alternativi: Greta, the Sadist, Greta the Torturer, Greta, the Mad Butcher, Ilsa: Absolute Power, Ilsa, the Wicked Warden(indefinito), Greta, huis zonder mannen (Olanda), Greta, la tortionnaire (Belgio), Greta, la tortionnaire de Wrede, Le pénitencier des femmes perverses, Ilsa la tortionnaire, Ilsa – Ultime perversion(DVD)(Francia), I sadistria tou stratopedo(Grecia), Ilsa la tortionnaire (Canada),Wanda, the Wicked Warden (USA), Greta La Donna Bestia (Italia)
Anno: 1977
Regia: Jesus Franco
Cast: Dyanne Thorne, Lina Romay, Tania Busselier, Erik Falk, Eshter Studer
Durata: 95′
Casa Di Produzione: Elite Film
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