La Dottoressa Del Distretto Militare

La Dottoressa del

distretto militare

-Silenzio! Ho detto silenzio! E lei Sorella invece di fare le bolle col culo mandi via questi cafoni! Intesi?
-Certo mi scusi
-Voglio restare solo con la paziente
La scintilla della creazione. Qui scocca l’intuizione geniale. Un affare che da vita a una trilogia semplice mente spettacolare, a un sottogenere copiato e riproposto da svariati cloni.
Il connubio è talmente semplice e perfetto che sicuramente avrà fatto mordere le mani a chi non ci ha pensato prima. Perchè la ricetta è così semplice, ed è sotto gli occhi di tutti: trivialità, campanilismo, maschilismo, femminismo, demenzialità, ormoni alle stelle e anche una vena satirica. Cioè, un vasto campionario dell’essere umano. Senza contare la quantità industriale di forme femminili, una caratteristica immancabile.

Le forme di questa meravigliosa trilogia del regista Nando Cicero, sono naturalmente quelle della divina Edwige Fenech, che con questa pellicola del 1976 da l’
avvio all’invasione delle soldatesse.
Certo non è una novità assoluta, la satira militaresca era già presente sul grande schermo, nella famosa e stupenda saga del buon Buttiglione, ma qui si scandagliano, diciamo così, gli istinti umani primordiali. Le gag raffinate quindi lasciano spazio a un sano odore di scoreggia.
Più o meno il plot di tutti e tre è simile: una dottoressa o soldatessa vuole avere gli stessi diritti degli uomini e va a lavorare presso una caserma o campo militare. Lei bellissima fa girare la testa a tutto il reggimento, instaurando una relazione e addomesticando quello che all’inizio è il ribelle renitente.
Tutto si basa su scene spesso ispirate a barzellette, scherzi pesanti e pura ignoranza, toccando l’apice con la leggendaria vicenda del peto infiammato che ha creato negli anni a venire una serie infinita di emuli e qualche paziente agli ospedali.
“La Dottoressa Del Distretto Militare” si poggia sull’intelligente e reale satira sui mille modi per evitare il militare. Qui alla visita di leva c’è chi cerca di procurarsi una gastrite, un’ulcera, chi si inventa le malattie e chi cerca di commuovere il medico di turno.
Sfortuna vuole che a causa di un incidente il medico preposto, il buonissimo Dott.Frustalupi (Gianfranco D’Angelo) deve lasciare il posto alla Dottoressa Elena Dogliozzi (Fenech), inflessibile, cattivissima e bellissima. Il suo arrivo in corsia accende le più fervide fantasie, soprattutto quelle di Gianni, milite in cerca di una via di fuga. Ed è facile immaginare quali fantasie accenda e anche la quantità di volte in cui la nostra Fenech appare in topless.
I soliti caratteristi dell’epoca fanno da cornice con le loro classiche performance. Abbiamo una grande Alvaro Vitali, coadiuvato da un buon Gianfranco D’Angelo e dal solito immenso Mario Carotenuto, impegnato nel ruolo del Colonnello un po’ coglione.
Alfredo Pea, Gianni, è il belloccio che sogna la bella dottoressa. Attore piuttosto noto all’epoca e nel genere, Pea, a differenza di molti altri suoi simili non è sparito dalle scene, ma ha continuato la carriera artistica interpretando molti ruoli in fiction tv, tra le quali “RIS 3”.
Bella anche la colonna sonora  composta da un tema centrale che ha la capacità di appiccicarsi al cervello, realizzata dal grande Pietro Umiliani.
 
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Scheda Tecnica
 

Titolo Originale: La Dottoressa Del Distretto Militare
Titoli Alternativi: Die Knallköpfe der 6. Kompanie (Germania), I giatrina tou 7ou syntagmatos (Grecia),
La doctora del regimiento (Spagna), The Lady Medic (Titolo Inglese)
Nazione: Italia
Anno: 1976
Regia: Nando Cicero
Cast: Edwige Fenech, Alfredo Pea, Alvaro Vitali, Mario Carotenuto, Gianfranco D’Angelo, Carlo Delle Piane
Durata: 105′
Casa di Produzione: Devon Film

La Dottoressa Del Distretto Militare di bmoviesheroes2

 

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One comment to La Dottoressa Del Distretto Militare

  • utente anonimo  says:

    grandioso film con un’attrice da paura!!!

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