Una storia in cui la nostra civiltà rischiava di essere annientata per colpa di cinque astronauti (donna compresa), che stavano per cadere come “pere cotte” davanti a una razza di donne-gatto della Luna.
Esseri di nero vestite con un trucco veramente pesante, ultime rappresentanti di una società fondata due milioni di anni fa. Un nucleo di persone che vive senza uomini (chissà se le cicogne lì arrivano…) respirando aria che però va esaurendosi rendendo necessaria la fuga verso la Terra.
Naturalmente manca un mezzo che le porti qui da noi. Saranno anche intelligentissime, parlano anche un ottimo inglese ma a livelli meccanici non ci sanno proprio fare. Ed ecco che cinque astronauti giungono proprio lì. La donna della truppa viene subito “bollata” e assoggettata al volere delle Donne Gatto che ce la mettono tutta per scoprire i segreti dell’astronave e a rubare chiavi e tute spaziali ai quattro maschi scemi.
Tra finta ospitalità, lievi flirt e promesse di donare tutto l’oro della Luna, tre donne gatto (Alpha, Beta e Lambda) riescono nel loro intento di impossessarsi dell’astronave usando a proprio comodo la terrestre lanciata ovviamente in avances con uno dell’equipaggio.
E così mentre due astronauti si picchiano per la collega, le tre gatte s’involano verso il razzo. Per fortuna però che una di loro è innamorata del pilota della navicella.
Innocuo e simpatico sci-fi, buon b-movie, che però si dilunga eccessivamente sfilacciandosi e perdendosi nell’attuazione del piano diabolico delle gatte. Per fortuna si taglia corto e si chiude dopo sessantatre minuti. Giusto in tempo. Le adorabili scenografie e le ricostruzioni dei mezzi naturalmente non mancano e sono pari ad altri sci-fi dell’epoca.
A parte il razzo modellino, classicone del genere, che simula il viaggio, i nostri astronauti viaggiano in completo confort con gravità e ossigeno sulla nave.
Per la conservazione della specie “donne-gatto” passiamo oltre, mentre l’ottimo inglese parlato sulla luna viene sottolineato anche da uno dell’equipaggio, cosa incredibile per il genere, subito azzittito con la spiegazione che quella delle donne gatto è una civiltà assai superiore della nostra. Ma appunto non sanno costruire un razzo?
Uscito nel 1953 è stato proiettato all’epoca in 3D e vede alla regia Arthur Hilton inglese di nascita e hollywoodiano d’adozione. Hilton si è occupato in prevalenza di montaggio raggiungendo la nomination all’Oscar con “The Killers” del 1946.
Come regista cinematografico non è stato un genio assoluto e “Cat Women of The Moon” è la sua opera più famosa. Hilton poi ha preso la strada della regia di telefilm e serie TV lavorando a “Lassie”, “Mission: Impossible” raggiungendo finalmente la notorietà e diversi premi.
Il cast è di una certa importanza. Sonny Tufts, Victor Jory, e Marie Windsor. Il primo è stato un attore radiofonico e di diverse serie TV. Jory invece può vantare il ruolo di Jonas Wilkerson in “Via Col Vento” oltre a svariati personaggi che gli hanno permesso di avere la stella sulla “Walk Of Fame”.
Marie Windsor infine è stata una delle icone dei b movie americani, svoltando poi nelle serie televisive come “L’incredibile Hulk”, “General Hospital”, “La Signora in Giallo” e altri ancora.
Tornando al film che consigliamo per passare un’ora spensierata è possibile scaricarlo dall’internet archive oppure guardarlo qui sotto in streaming.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Cat-Women of the Moon
Titolo Alternativi: Rocket To The Moon (Indefinito), Las Mujeres Gatos De La Luna (Spagna)
Nazione: USA
Anno: 1953
Regia: Arthur Hilton
Cast: Sonny Tufts, Victor Jory, Marie Windsor, William Phipps, Douglas Fowley, Carol Brewster, Susan Morrow, Suzanne Alexander
Durata: 64′
Casa Di Produzione: Z-M Productions
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