School of the Holy Beast

School of the

Holy Beast


-I’ve enjoyed myself as much as I can for the last time. –
Now I have to say goodbye -Where are you off to?
-To where women aren’t women

Non serve una laurea in teologia per sapere che il cattolicesimo in Giappone non è una religione diffusa. Ci sono stati diversi missionari, qualche nucleo di religiosi e forse sono stati loro l’ispirazione per il nunsploitation nipponico apparso già agli inizi degli anni settanta.
Un genere che ha generato diverse pellicole che mischiano la follia nipponica alla “deformazione” del dogma cattolico. Probabilmente trattasi di un paravento, per criticare indirettamente la società e le sue fondamenta. Diversi sono i titoli che arrivano dal Sol Levante e tra questi c’è “Seijû gakuen”, conosciuto anche come “School of the Holy Beast” del 1974 per la regia di Norifumi Suzuki con la produzione dalla mitica Toei. Questo è un film che mischia il nunsploitation con un altro genere, giapponese, il “Pinky Violence” ed è per molti una pellicola di culto, apprezzata e stimata dai critici. Sarà, noi cantiamo fuori dal coro, perchè quiSchool of the Holy Beast per cinquanta e rotti minuti non capita nulla, per poi concentrare azione e mistero in cinque minuti intorno all’ora di visione. Dopodiché tutto torna normale.

A differenza del nunsploitation classico l’azione è contemporanea. Le scene di sesso e tortura, altro stilema del genere, sono discretamente tranquille e lasciate più che altro all’immaginazione, come nel caso di un rapporto lesbo mimato dalla “guardona” di turno. Suzuki comunque quando passa dalle parole ai fatti o descrive il mondo moderno, dimostra un certo occhio e una buona mano ma ci rinuncia troppo spesso lasciandoci con una pellicola piuttosto scontata.

School of the Holy BeastMaya Takigawa è una ragazza di diciotto anni che decide di prendere i voi ed entrare al convento di “St.Clore” per indagare sulla misteriosa morte della madre. Il convento è come ovvio un grande contenitore di peccatrici, governato da una Suora Superiora  dai modi decisamente nazisti che non disdegna di punire le sorelle a colpi di frusta o rovi spinati e soprattutto da un supervisore, diciamo vescovo, baffuto e cappellone (molto hippie) che apprezza particolarmente la bellezza delle suore.

Maya in due o tre abili mosse riesce a scoprire il mistero della morte della madre e soprattutto il noSchool of the Holy Beastme di suo padre che altri non è che Padre Kakinuma, cioè il vescovo hippie. In combutta con l’amica Ishida distrugge in parte l’effimero regime che regna al “St.Clore” e siccome oltre che a un nunsploitation è anche un pinky violence la nostra ottiene l’agognata vendetta. L’inserto poi di alcune situazioni demenziali, vedi l’ingresso di uomini travestiti da suore nel convento, fa scendere di livello il tutto. Per qualcuno un cult, per noi un buffo nunsploitation.

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School of the Holy BeastScheda Tecnica
Titolo Originale: Seiju Gakuen
Titoli Alternativi: Convent of the Sacred Beast, School of the Holy Beast (USA), I sholi tou ierou ktinous (Grecia) Le couvent de la bête sacrée (Francia)
Nazione: Giappone
Anno: 1974
Regia: Norifumi Suzuki
Cast: Yumi Takigawa, Emiko Yamauchi, Yayoi Watanabe, Ryouko Ima, Harumi Tajima, Yuuko Oribe, Kaoru Onotsuka, Marie Antoinette    Emi Shiro, Rie Saotome, Sanae Ôhori, Kyouko Negishi
Durata: 91′
Casa di Produzione: Toei Tokio

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