Un jeans e
una maglietta
Un miracolo in stile San Gennaro o quasi. Il caschetto biondo e molto tamarro di Nino D’Angelo tramutò un’esile e scontata pellicola, sulla quale in pochi puntavano, in un blockbuster italiano che al Sud sorpassò gli incassi di “Flashdance”.
Contenti di questa vittoria nostrana che vede l’astuto Nino all’epoca lontano dalla rivalutazione artistica, dobbiamo però dire che questo film è di un trash spaventoso. Il musicarello neomelodico di cui Nino è stato l’eroe è già di per se la versione più zuccherata (ancora!) dei predecessori dello stesso genere e come se non bastasse, visto il periodo, qui si respira pure un’aria pop-trash anni ottanta.
Ma alla fine ci pensa il buon Vincenzo (Enzo Cannavale) che con un convincente e melodrammatico discorso convince il freddo Commendatore Cora della bontà dei sentimenti di Nino.
Commento sonoro affidato alle canzoni dello stesso Nino D’Angelo. Ovviamente.
Recitazione pessima e numerose espressioni “melodrammatiche” del nostro Nino che comunque supera in bravura Sebastiano Somma, che visto come recita ancora oggi è facile immaginarselo come poteva essere ventisette anni fa.
“Un jeans e una maglietta” è un ultra classico del genere, un’opera trash di melodrammatica intensità. Lacrime imperdibili.
Anno: 1983
Regia: Mariano Laurenti
Nazione: Italia
Cast: Nino D’Angelo, Roberta Olivieri, Enzo Cannavale, Sebastiano Somma, Bombolo, Gabriele Villa
Durata: 81′
Casa di Produzione: Gloria
L’ho visto anche io, è fantasticamente trash. Nino è favoloso 🙂
COMPLIMENTI PER IL BLOG!
http://www.fiocchifiocchi.com/home/nu-jeans-e-na-maglietta/ SE VI VA PASSATE DI QUA!