Killers From Space
Earth attacked!
Douglas Martin trentadue anni, un metro e novanta, biondo, occhi azzurri e scienziato. Se siete donne sicuramente apprezzerete questo personaggio, da uomini invece gioirete per il fatto che questo “belloccio” è uno dei tanti individui che hanno messo a repentaglio il nostro pianeta.
“Killers From Space” tradotto in italiano in “Guerra Tra Pianeti” è uno sci-fi del 1954 per la regia di W. Lee Wilder nientemeno che il fratello di Billy. Una parentela che è la dimostrazione che “l’arte” non è una questione di geni in comune.
“Guerra Tra Pianeti” è un b-movie abbastanza noioso che si svela in toto dopo soli trentadue minuti e si conclude con una facile e veloce soluzione. Gli effetti speciali sono assolutamente all’altezza dei peggiori sci-fi, toccando l’apice, un po’ come sempre, nella realizzazione degli alieni. Intelligentissimi, parlanti un ottimo inglese, hanno un aspetto umano e in “Killers From Space” presentano due occhietti strabuzzati e inespressivi che donano una aspetto incredibilmente comico al tutto.
Tanto per dare spessore e alimentare le paure della gente dell’epoca, Wilder inserisce nel contesto bombe ed esperimenti atomici utilizzando nel più classico dei modi, filmati originali e documentari.
Vicino al luogo di questi esperimenti, denominato “Punto Zero” gli alieni di Astron Delta hanno creato il loro quartier generale per la conquista del nostro pianeta. Martin incaricato di rilevare i dati dell’esperimento si avvicina alla zona e il suo aereo si schianta al suolo attratto da una forza misteriosa. Ancor più misteriosamente lui, dopo qualche giorno, torna a casa sano e salvo ma senza ricordare quanto è accaduto nel momento dell’incidente.
La soluzione al mistero coinvolge i nostri alieni dagli occhietti strabuzzati, che hanno recuperato Martin e l’hanno riportato in vita per usarlo come “Cavallo di Troia” per invadere la Terra, visto che il loro pianeta non è più utilizzabile. Come ovvio questi alieni sono hi-tech intelligenti e potenti ma per conquistarci hanno bisogno di un uomo che gli passi tutte le informazioni. Non indaghiamo oltre, perchè tanto Martin, anche se completamente assoggettato agli invasori, resiste e con una brillante idea ci salva.
Lunghissimi dialoghi e confuse discussioni sull’energia e sulla tecnologia compongono il nucleo centrale del film che risulta assai difficile da seguire. Qualche animale gigante incollato alla pellicola e linguaggio alieno completano il quadro. Recitazione fredda, inespressiva come quella dei buffi alieni. Insomma non uno sci-fi memorabile o divertente.
Peter Graves (Martin) ebbe comunque modo di riscattarsi e di fare una lunga e luccicante carriera tutt’ora attiva. Interpretò una vasta serie di film, fu pure il comandante Ouver di due “Airplane!” e di serie televisive tra le quali “Mission Impossible” vincendo anche un “Golden Globe Award” nel 1971.
Titoli Alternativi: Guerra Tra I Pianeti (Italia)
Anno: 1954
Regia: W. Lee Wilder
Cast: Peter Graves, James Seay, Steve Pendleton, Frank Gerstle, John Frederick, Barbara Berstar
Durata: 71′
Casa di Produzione: Planet Filmplays
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