Zombie-Self
Defense Force
Questa recensione è contenuta nel nostro libro “Cinquanta sfumature di Zombie” che potete trovare su Amazon, su Il Mio Libro e in tutte le librerie on line.
È incredibile! E’ sorprendente il Giappone! Un UFO sul monte Fuji!
Un incredibile revival nazionalista giapponese, spiazza lo spettatore nei primi minuti di questo film mondialmente noto come “Zombie-Self Defense Force”. Una voce fuori campo su bandiera nipponica che sventola allegra, dice cose pesanti sulla politica americana e sull’ipocrisia del mondo intero. Poi, senza motivo apparente, il tutto sfuma in frasi di ammirazione sulla cultura americana e su George Romero.
È solo l’inizio di un film che continua a spiazzare lo spettatore con una serie di follie trash, che compongono un’opera in parte parodistica e in parte omaggio al regista americano.
Un carosello infinito di cose e situazioni bizzarre, che rendono questo film un divertente e scalcinato b-movie. In “Zombie-Self Defense Force” il regista Tomomatsu inserisce qualunque cosa gli venga in mente. Splatter, horror, zombie (ovviamente), yakuza, sci-fi e critica di costume.
Un carosello infinito di cose e situazioni bizzarre, che rendono questo film un divertente e scalcinato b-movie. In “Zombie-Self Defense Force” il regista Tomomatsu inserisce qualunque cosa gli venga in mente. Splatter, horror, zombie (ovviamente), yakuza, sci-fi e critica di costume.
Capita davvero di tutto qui, fin da quando un UFO si schianta vicino al monte Fuji, inondando con un raggio verde tutti i paraggi, soprattutto un bosco, pieno di strani personaggi. Una pattuglia di soldati impegnata in un’esercitazione. Due yakuza che stanno giustiziando un uomo. Una cantante pop che sta realizzando un set fotografico. Due amanti in una casa, che stanno litigando animatamente fino alla morte di uno dei due. E soprattutto i morti che tornano in vita, compreso un eroe di guerra. Capite no? È il caos!.
Tutti questi personaggi finiscono per unirsi in un grosso agglomerato umano in perenne e forsennata fuga dagli zombie che finiscono per assediare la casa, ultimo baluardo rimasto e limpido riferimento a Romero. Come se non bastasse, la pattuglia di militari è composta anche da una cyborg che vendica le morte dei suoi compagni. Tutto quello che passa in mezzo è facile da immaginare: morte, budella sangue, persone che si trasformano, insomma quello che agli occhi occidentali è la classica follia giapponese.
Il troppo di tutto di “Zombie-Self Defense Force” però rende difficile ogni tanto la visione della pellicola, che alla fine passa la prova, per questi suoi eccessi trash, che la rendono simpatica.
Dietro la macchina da presa troviamo Naoyuki Tomomatsu, regista decisamente interessante. In carriera ha diretto fino ad ora una ventina di titoli e possiamo testimoniare che in “Maid Droid” uno sci-fi erotico, “Vampire Girl Vs Frankenstein Girl” e in “Erotibot”, tutti successivi a questo, mostra delle idee molto interessanti.
Dietro la macchina da presa troviamo Naoyuki Tomomatsu, regista decisamente interessante. In carriera ha diretto fino ad ora una ventina di titoli e possiamo testimoniare che in “Maid Droid” uno sci-fi erotico, “Vampire Girl Vs Frankenstein Girl” e in “Erotibot”, tutti successivi a questo, mostra delle idee molto interessanti.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Zonbi jieitai
Titoli Alternativi: Nihombie 1, Zombie Self-Defense Force (Internazionale), Zombi, enesekaitse rünnakrühm (Estonia), Zombie Self Defense Force (Germania), Zombie jieitai (Giappone), Zombie self-defense force – Armata mortale (Italia)
Anno: 2006
Nazione: Giappone
Regia: Naoyuki Tomomatsu
Cast: Kenji Arai, Norman England, Masayuki Hase, Yû Machimura, Mihiro, Eriko Nagamine, Hisakatsu Ôya
Durata: 75′
Casa di Produzione: Filmworks Movie King
Titoli Alternativi: Nihombie 1, Zombie Self-Defense Force (Internazionale), Zombi, enesekaitse rünnakrühm (Estonia), Zombie Self Defense Force (Germania), Zombie jieitai (Giappone), Zombie self-defense force – Armata mortale (Italia)
Anno: 2006
Nazione: Giappone
Regia: Naoyuki Tomomatsu
Cast: Kenji Arai, Norman England, Masayuki Hase, Yû Machimura, Mihiro, Eriko Nagamine, Hisakatsu Ôya
Durata: 75′
Casa di Produzione: Filmworks Movie King
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