The Immoral
Mr. Teas
It’s Frenghy…it’s spicy…saucy
E venne il giorno in cui il Mondo vide la luce. “The Immoral Mr.Teas” secondo film di Russ Meyer (ma il primo è stato perso) ha avuto l’onore di spazzare via quanto c’era prima. L’assurdo che pervade tutta la pellicola è lo stesso del paradosso storico: un’innovazione, una rivoluzione per mezzo di un insulso e perdente personaggio. Il Mr.Teas del titolo appunto. Da qui nasce il genere “nudies cuties” che soppianta i film nudisti, per metterci trama, ironia e amenità varie.
Siamo nel 1959 e Meyer mostra già le caratteristiche che svilupperà nella sua prosperosa carriera (spero che abbiate apprezzato il gioco di parole su prosperosa). Dicevamo, già si vede una regia veloce, situazioni comiche da cartoon, tanto colore e tette. E soprattutto un personaggio che riesce a far sdoganare nudità e scene sexy, grazie alla sua totale assenza di morbosità nei confronti della donna. È attratto, è vero, dalle forme femminili e dalle tette, ma c’è una sorta di venerazione che lo fa diventare innocuo, forse anche un po’ spaventato. Ed è probabile che il nostro protagonista nemmeno se potesse, nemmeno se avesse la più grande occasione sfrutterebbe la situazione per avere un rapporto sessuale.
Un lato infantile, voyeuristico che rappresenta un modello di personaggio che vedremo spessissimo nei film di Meyer. Caratteristiche che spesso, come in questo caso, s’accompagnano a una vita eccentrica a un lavoro stravagante che rende il tutto molto più comico.
Nel nostro caso Mr Teas consegna dentiere in studi dentistici a bordo della sua bicicletta. Il carico comico aumenta con il narratore che ci presenta il protagonista come uno che potrebbe consegnare “isotopi radiottivi”. Invece sono proprio dentiere e nel suo lavoro, così come nella sua vita privata, Teas non perde un’occasione per buttare gli occhi sulle scollature di segretarie, infermiere e cameriere. Ma un giorno a seguito iniezione di Novocaina dal dentista inizia a vedere le donne nude in una sorta di sogno/realtà. Malato? Sì. E come dice il narratore “certi uomini sono ben contenti d’essere malati”
La struttura è molto semplice per un film facile e breve che a livello narrativo si compone di poche parole tutte dette dal narratore. Girato ad Oakland con 27.000 dollari, “The Immoral Mr.Teas” ebbe un successo straordinario al botteghino (strano vero per un film di tette?) e a quanto narra la storia, Mr.Teas, che si chiamava veramente Teas, ebbe violenti contrasti con Meyer. Pare che il protagonista fosse sempre ubriaco e una volta che la pellicola ottenne il successo Teas reclamò più soldi di quanti gliene avessero dati.
Anno: 1959
Nazione: USA
Regia: Russ Meyer
Cast: Bill Teas, Ann Peters, Marilyn Wesley, Michele Roberts, Dawn Danielle
Durata: 63′
Casa di Produzione: Pad-Ram Enterprises
Social Profiles