I Drink Your Blood
The Lord Will Bless You, Lady. The Lord will bless you
Tanto per cambiare Manson e la “Family” ispirano l’ennesima storia di hippie satanisti che vanno a disturbare gli States più perbenisti e quieti. Fanno a fette un po’ di persone, consumano droga e violentano le varie “Peggy Sue”. Questi poi la sparano grossa, essendo già di loro un “melting pop” e dichiarandosi figli e figlie diretti del Diavolo.
Sembra tutto facile ma in realtà questo pessimo ma meraviglioso “B Movie” ci confonde un po’, perché non si capisce bene da che parte si schieri. Probabilmente nessuna e il regista David Durston si è limitato a creare un insano intrattenimento acchiappando da Manson ma anche da Romero. Ma come farebbero i bravi critici poniamoci la domanda, se questo film vuole fare paura alla gente con la minaccia della “deriva” sociale degli hippie e dei diversi o se dipinga la società americana come stupida e pericolosa.
Perché se da un lato gli hippie fanno messe nere, si drogano, violentano e uccidono, dall’altra vediamo un bambino in grado di trovare un fucile in cucina e creare l’evento che genera il “caos”. Per non parlare dell’emblematica caduta di un gruppo di lavoratori abbindolati dalla prima tetta che trovano per strada.
In ogni caso se Durston voleva cercare una morale la lascia ben nascosta dietro a una sceneggiatura che definire traballante è poco. Uno script lento, a volte a livelli imbarazzanti e con una recitazione a dir poco amatoriale. Ma è una regola: l’esagerazione porta al capolavoro. La storia è molto semplice. I “Figli e Figlie di Satana” durante una messa nera trovano una ragazza che li spia. La violentano. Il loro furgone però il giorno dopo non parte e sono costretti a rimanere in un piccolo paesino, occupando un hotel abbandonato. Rumori, caos, trambusti disturbano il nonno della ragazza violentata che va di notte all’hotel cercando di minacciarli, tornando però a casa con le ossa rotte. Vista la sorte dei suoi parenti il piccolo nipote dell’uomo e fratello della ragazza, garzone presso un panettiere, stanco e offeso mette in diverse torte il sangue di un cane ammalato di rabbia. Le torte vengono vendute agli hippie. E inizia così la contaminazione che s’estende anche a parte della popolazione locale. Caos completo. Sangue poco credibile che scorre a fiumi e altrettante poco credibili soluzioni.
Come ovvio non mancano gli eroi “i bravi ragazzi americani” che con pochi e fidati amici cercano di fermare l’orda usando a volte anche l’acqua (hanno la rabbia e quindi sono idrofobi no?). La polizia come nei migliori horror arriva a rassettare tutto o se preferite a mettere la polvere sotto il tappeto nella “tranquilla” casa americana. La location, è una vera quieta cittadina che si chiama Sharon Springs non lontana da New York. Famosa nel diciannovesimo secolo per le sue terme, ha perso via, via, la fama diventando a fine anni ottanta una città fantasma. Negli anni novanta però è iniziato il recupero storico e sociale del posto che ora ha nuova vita. Anche gli interpreti possono vantare una vita artistica tra sali e scendi. Bhaskar Roy Chowdhury, istrionico capo degli hippie cattivi è un attore nato in India e poi emigrato negli States. Pittore, scultore e ballerino, a causa di una caduta dal palco è rimasto paralizzato. Da quel momento in poi si è concentrato attività di pittore e scultore. Ha contribuito al commento audio del re-editing del film uscito nel 2000, tre anni prima della sua morte. Con lui troviamo Jadin Wong attrice e ballerina cino-americana che vanta la più classica storia di gavetta e successo. Dall’avversione della madre all’estrema povertà, per arrivare alla compassionevole cura di un produttore che la trovò per strada fino alle lezioni di danza fatte risparmiando su tutto.
A successo ottenuto poi è stata anche premiata con una medaglia da Ronald Reagan per il suo contributo alle truppe durante la “Seconda Guerra Mondiale” nella quale tra l’altro si salvò da un incidente paracadutandosi da un elicottero. Ci ha lasciati nel 2010. Spazio anche per Lynn Lowry qui al debutto diventata in seguito una famosa produttrice e sceneggiatrice e per l’atletico Alex Mann.
“Last but non the least” il regista David E.Durston. Una carriera rimasta famosa per questa pellicola anche se Durston può vantare lo co-direzione con il turco Metin Erksan di “Susuz Yaz” film che nel 1964 ha vinto l'”Orso D’Oro” a Berlino. Prima di occuparsi di film porno gay è stato attore durante la “Seconda Guerra Mondiale” in un film drammatico prodotto dall’esercito. Poi è arrivato questo memorabile “b movie” che gli ha dato non pochi problemi. Classificato come “X Rated” il regista ha dovuto tagliare diverse scene per ottenere la “R Rated”. Il titolo che avrebbe voluto usare era “Blood Phobia” cambiato in quello che conosciamo, con notevoli polemiche da parte di Durston, dal produttore. Generalmente “I Drink Your Blood” passava in double bill con “I Eat Your Skin” di Del Tenney. Mangia e bevi.
Scheda Tecnica
Titolo Orginale: I Drink Your Blood
Titoli Alternativi: Blood Suckers, Die Satansbande,Die Tollwütigen (Germania), Buveurs de sang (Francia), Dipsao gia aima (Grecia), La rabbia dei morti viventi (Italia), Perros rabiosos (Spagna), Phobia State Farm USA (working title)
Anno: 1970
Nazione: USA
Regia: David E.Durston
Cast: Bhaskar Roy Chowdhury, Jadin Wong, Rhonda Fultz, George Patterson, Riley Mills, John Damon, Alex Mann
Durata: 90′
Casa di Produzione: Jerry Goss Production
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