20 Agosto 2011,
Posted in Film |
La Svastica Nel Ventre
Perché Hitler si tiene la mani sull’uccello in ogni comizio? Per tenere a bada l’unico disoccupato del Terzo Reich
E va bene, siamo alle solite. Feste, cene e bordelli. Sessuofobia, perversioni e manie disparate. Diciamo pure che se i nazisti fossero quelli dei “Nazisploitation” sarebbero stati pericolosi come un castello di carte.
Che la storia sia andata, purtroppo, diversamente di certo non siamo noi a dovervelo ricordare, ma le versioni cinematografiche di questi “esseri” hanno quasi tutte gli stessi elementi. E così siamo nuovamente di fronte a un “Nazisploitation” che oltre a quanto appena detto prende sempre ispirazione, altro comune denominatore, da “Salon Kitty” e “Portiere di Notte”.
Il regista Caiano, ottimo mestierante del cinema di genere, comunque fa un piccolo tentativo d’essere diverso, cercando di spingere più su una storia d’amore che su altro, anche se la logica conseguenza, sicuramente commerciale, è che tutto finisce nel sesso. A dire il vero la storia d’amore può sembrare quasi un pretesto visto che, si consuma a distanza, molta distanza, per entrare nel vivo negli ultimi minuti della pellicola.
A parte questa piccola divagazione narrativa, Caiano non fa mancare le varie atrocità, sfruttamenti e torture che spesso emergono nella storia.
È un altro “Nazispolitation”, uno dei tanti che però piace molto a diversi critici d’oggi, a noi non sembra tanto diverso dagli altri o particolarmente interessante. La pellicola narra la vicenda di Hannah (Sirpa Lane), giovane e bella ebrea che viene internata nel solito lager di perversione e sesso e scelta come prostituta per gli ufficiali.
Tra questi viene notata da un gerarca (sessuofobo ovvio!), che s’innamora di lei e la fa trasferire a casa sua. La coppia aprirà per conto del Regime un bordello extra-lusso, nel quale Hannah ritrova come cliente il suo vecchio amore, pre-bellico, ora importante ufficiale nazista. Chiusura drammatica e forse un po’ assurda nella quale viene raccontata una barzelletta “Perché Hitler si tiene la mani sull’uccello in ogni comizio? Per tenere a bada l’unico disoccupato del Terzo Reich”.Tra i protagonisti troviamo la bella Sirpa Lane della quale abbiamo già parlato per la “Bestia Nello Spazio” e Marzia Ubaldi attrice, televisiva e teatrale, nonché cantante e moglie di Gastone Moschin. Senza dimenticare Gloria Piedimonte una vera star degli anni settanta.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: La Svastica Nel Ventre
Titoli Alternativi: Nazi Love Camp 27 (Internazionale), As Mulheres de Prazer dos Campos Nazis (Portogallo)Destin de femme, Fräulein SS (Francia) La esvástica en el vientre (Spagna), La svastica sul ventre (Svizzera), Living Nightmare (indefinito), Nazistdockorna (Svezia), Poupées nazies (Canada), Special stratopedo ton Nazi (Grecia), Vrouwenkamp (Olanda)
Anno: 1977
Nazione: Italia
Regia: Mario Caiano
Cast: Sirpa Lane, Giancarlo Sisti, Cristiana Borghi, Piero Lulli, Roberto Posse, Gianfilippo Carcano
Casa di Produzione: Filmes
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