Black Magic 2
You Take Care of Things Here I’M Going to catch te live show
Un solo anno e la “Magia Nera” torna ad assediare la moderna e attiva Hong Kong. Più cattiva e meno ironica della precedente visita.
Se il numero uno, “Black Magic”, era quasi una commedia incentrata sulle pozioni d’amore, qui, invece, si vira più sull’horror e si parla di zombi. Il parallelismo tra moderno e antico non cambia, ma muta protagonisti mettendo questa volta di fronte la scienza con le tradizioni.
Strani malati affollano l’ospedale nel quale il dottor Zhensheng e sua moglie lavorano. Sono malati incurabili, purulenti e marcescenti. Preoccupati i due, chiamano un’altra coppia di medici amici in soccorso. Increduli e scettici i quattro piano piano scoprono la verità di un santone che dirige un armata di zombi. La cosa particolare è che questo opera un po’ per piacere, un po’ per potere ma soprattutto per soldi. Ha un giro di prostituzione niente male e propone zombi centenarie rianimate e ringiovanite dalle sue magie. Creare uno zombi poi sembra facile, un gioco da ragazzi, perché basta inserire un chiodo nel cranio e l’essere si attiva o disattiva.
Tornando ai nostri quattro protagonisti, si trovano costretti a perdere la sicurezza della loro scienza e a conoscere la fantasia della magia nera affrontando incredibili lotte compresa quella su una funicolare chiaramente finta e incollata su un fondale panoramico.
Più horror e splatter del precedente “Black Magic 2”, sempre per la regia di Meng Hua Ho è un buon e divertente horror asiatico che ha effetti speciali poco credibili e le più classiche soluzioni impossibili. Non male come al solito la colonna sonora, mentre per il cast Meng Hua Ho e gli Shaw puntano sul solito Lung Ti e su altri affidabili fedelissimi.
Durata: 89′
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