Guns
Locked, Cocked & Ready To Rock!
Questo quinto film di Sidaris è il peggiore, fino a qui, della serie. Ma siccome il regista americano ci ha regalato diversi momenti ultra trash, vogliamo giustificarlo.
Perché “Guns” rappresenta un momento di transizione dai vecchi “Triple B” ai “nuovi”. Come già detto nel precedente episodio, da qui in poi non troviamo più Hope Maria Carlton e troviamo anche una serie di cambiamenti importanti. Persa una bionda, innanzitutto, arriva al suo posto una mora, Roberta Vasquez, passata da cattiva in “Picasso Trigger” al ruolo, qui interpretato, dell’agente Nicole Justin. Quindi nuova socia dell’agente Donna (Dona Speir). Va detto che già a livello cromatico la coppia funziona e la Vasquez con il suo fisico atletico ha i connotati giusti dell’agente.
In più ci sono le promozioni di Micheal Shane e di Bruce Penhall che si trovano con ruoli molto più importanti e un taglio incredibile per Rodrigo Obregon relegato a un piccolissimo ruolo. Ed è probabile che un po’ di cambi abbiano annebbiato le idee e soprattutto sprecato l’attore più importante mai finito in un film di Sidaris: Erik Estrada.
Se avete visto tutti questi film fino a qui, potete dire d’aver notato altre superstar, soprattutto mascellone Ron Moss, ma Erik Estrada arriva nell’inferno dei “Triple B”, con una fama immensa alle spalle e una vita da “guest star” davanti. Una perla per la mani decisamente un po’ messa in ombra da una storia banalissima, anche se va detto, il fatto di usare un buono per antonomasia come cattivo non è una brutta idea.
Erik Estrada è il cattivo quindi e come dice Sidaris stesso probabilmente è il suo primo ruolo del genere. Ad affrontarlo a parte la bionda e la mora, ci sono tra i tanti Bruce Penhall che nei “Chip’s” era il giovane poliziotto Bruce, che come tutti gli altri viveva nell’ombra di “Poncherello”.
A parte questo, Erik Estrada qui cambia mestiere e diventa Juan Degas o “Jack of Diamonds”, un tizio che traffica in armi e che vorrebbe importarle dalla Cina a Las Vegas, con sosta rifornimento alle Hawaii. Oh, è proprio lì che sta il suo errore! Fermarsi nell’arcipelago e svegliare i super potentissimi agenti speciali Donna, Nicole e collaboratori vari.
La lotta tra il bene e il male che scoppia è quella classica dei “Triple B”, cioè esplosioni, omicidi, tette siliconate e purtroppo poche scene “cult” anche se rispetto a “Savage Beach” notiamo un aumento. Due scene in particolare: un barchetta radiocomandata che invece di portare birre, porta l’esplosivo e una lotta in palestra con l’agente Dona in reggiseno e slip che abbatte i ninja cattivi.
Nel gruppo dei cattivi invece, troviamo un ancora sconosciuto ma riconoscibile Danny Trejo, anche lui finito nel fantasioso mondo di Andy Sidaris.
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