Sinful Deeds
A serial killer is out to punish the sinners
Se facessimo un sondaggio su quale è il posto più banale dove ambientare un film erotico, tra le risposte più votate ci sarebbe sicuramente lo “Strip Club”. Facile. Facilissimo. Un posto dove già la carne al vento fa parte delle cose di serie. Un posto dove chi entra non lo fa di certo per bersi una coca cola e guardare l’arredamento.
Così “Sinful Deeds” che oltre ad essere un film erotico soft core, vorrebbe essere anche un thriller parte malissimo con una location per nulla sorprendente. E se volete saperlo inizia con due corpi attorcigliati in un letto, tanto per tagliare i preliminari…ehm…l’introduzione e andare subito al sodo. Questi sono i connotati di questo film americano del 2003 che ci svela subito tutto e ci fa capire già nei primi minuti cosa ci aspetta.
Tonnellate di scene soft-core o di nudi tra balletti e musica sui quali piomba, in maniera educata e non invasiva, il “sangue” che il lato thriller della pellicola prevede. Un lato violento che non scatena nemmeno mezzo schizzo (di sangue) o cadaveri massacrati ma che mostra solo un coltello andare su e giù.
A questo punto dovreste anche aver capito facilmente quali sono le vittime dell’assassino e dovete proprio crederci al così tanto facile da essere vero, sono proprio le ballerine, per non parlare di chi è l’assassino!. Solita struttura poi, con l’eroina di turno e il poliziotto che indaga.
“Sinful Deeds” probabilmente è tra i peggior thriller della storia del cinema, un film soft-core come tanti che però non riesce in nessuna maniera a nascondere tra le tante tette e i tanti culi, un trama penosa, una regia scarsa e una recitazione al limite dell’offesa al pubblico. Non ci aspettavamo chissà che da un film direct to video, però qui si esagera davvero troppo.
Diretto da Dante Giove regista che bazzica nel genere, ha un cast al quale non si possono negare le doti fisiche, composto da Syren, pornostar e modella filippina trasferitasi alle Hawaii e altre star del settore, come Angelica Sin, Adjia e Isabella. Da parte maschile troviamo altri esperti del settore Brad Bartman e John Crow che può vantare una grande somiglianza con il bassista Flea dei Red Hot Chili Peppers.
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