Vampire Girl
Frankenstein Girl
You should be thankful you can be material for my genius experiment.
Ecco un delirante splatter nipponico girato con colori forti, con una velocità da videoclip e con musica rock punk giapponese.
Un piacevole contenitore demenziale, che prende in giro la società e visto il titolo, i film horror. Dietro a tutto ciò ci sono ben due registi: Yoshihiro Nishimura e Nayouki Tomomatsu. Quasi coetanei e folli uguali. Il primo è un noto e affermato esperto di effetti speciali, oltre a essere sceneggiatore e regista, due ruoli che ha ricoperto nel suo acclamato “Tokyo Gore Police” del 2008, al quale sono seguiti “Mutant Girls Squad” e “Helldriver”. L’altro invece, Nayouki Tomomatsu, sta diventando uno dei nostri idoli grazie alla sua follia e poliedricità, che abbiamo apprezzato in “Maid Droid” e in “Self-Defence Force”, oltre che altri film che non abbiamo ancora recensito.
Lo scontro di particelle tra due menti del genere, non poteva far altro che creare un caos totale, realizzato benissimo s’intende e che può essere apprezzato anche da chi, come noi, è lontano dalla cultura del Sol Levante. L’incipit, dobbiamo dire, aiuta moltissimo gli stranieri, spiegando che a San Valentino si usa regalare la cioccolata all’amato o all’amata. Siamo quindi in quel periodo dell’anno e ci troviamo in una scuola nella quale un rigido insegnante vieta i regali. Alle ragazze non che resta che sognare di avvicinare il bel Jyugon Mizushima.
Solo una di loro, Monami, raggiunge l’obiettivo e regala al ragazzo una scatola di cioccolatini. Cioccolatini però dal gusto strano e soprattutto in grado di portare Jyugon nella prima fase per diventare un vampiro. La cosa però fa esplodere di gelosia Keiko, figlia del vicepreside. Un uomo strano questo vicepreside, visto che si crede di essere l’erede del Dr.Frankenstein e realizza una serie di esperimenti più che fallimentari. Ma Keiko sfrutta in ogni caso le sue capacità.
Così inizia una feroce battaglia tra la “Vampire Girl” e la “Frankenstein Girl” (divenuta tale), per la conquista di Jyugon che a un certo punto si chiede giustamente se hanno mai pensato ai suoi sentimenti. Chi non vorrebbe essere conteso da due donne? Ma le due decisamente esagerano.
Fiotti di sangue sparati a una pressione pazzesca, un briciolo di sensualità grazie a Midori l’infermiera della scuola e naturalmente una regia più che movimentata.
Oltre alla ricorrenza di San Valentino i due registi fanno satira anche sulle classiche “lolite” e sulla moda “Ganguro”, che non ha nulla a che vedere con l’Australia. Trattasi di uno stile molto seguito dalle ragazzine di Tokyo, che consiste nel rifiuto del look giapponese, pallido e sobrio, sostituito dalla pelle scura (il nome significa questo, ma anche grottesco) e dai capelli colorati. Senza offesa, una roba inguardabile. Spazio anche per chi si taglia le vene.
Protagonisti di questo scontro tra mostri, sono alcune giovani star giapponesi. La Vampire Girl è interpretata da Yukie Kawamura, oscura e affascinante, nata artisticamente come Gravure Idol è passata poi alla carriera di attrice. La sua rivale Keiko è invece l’attrice Eri Otoguro. L’oggetto del desiderio è interpretato dall’attore, cantante e modello Takumi Saito. Piccolo grande cammeo invece per un nome molto conosciuto anche nel resto del mondo, Takashi Shimizu il regista della serie “Ju-on” che interpreta un folle professore tabagista cinese, i cui polmoni sono un pezzo della Frankestein Girl.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Kyûketsu Shôjo tai Shôjo Furanken
Titoli Alternativi: Gaijinsploitation 3 (Asia), Upirka vs. Frankensteinka (Repubblica Ceca) Vampire Girl vs. Frankenstein Girl (Internazionale)
Anno: 2009
Nazione: Giappone
Regia: Yoshihiro Nishimura, Naoyuki Tomomatsu
Cast:Yukie Kawamura, Takumi Saitô, Eri Otoguro, Sayaka Kametani, Jiji Bû, Eihi Shiina, Kanji Tsuda
Durata: 84′
Casa di Produzione: Concept Film, Excellent Film, Pony Canyon
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