I corpi presentano
tracce di
violenza carnale
Se qualcuno di voi ricorda di aver veduto qualcosa di simile al collo di un compagno o di un’amica, sappia che è suo preciso dovere dirlo, perchè non sarebbe fare la spia, è fare il proprio dovere. E spero che siate tutti d’accordo che questo assassino debba essere tolto dalla circolazione.
Ecco un bel esempio di come si possa essere molto commerciali e allo stesso tempo fare qualcosa di qualità. Quel un po’ di questo, un po’ di quello, in giusta misura, che accontenta il pubblico di massa (o quasi) e anche i cinefili.
Un Sergio Martino illuminato dirige un thriller che ha connotati slasher e che visto l’anno (1973) appartiene a uno dei primi capitoli del genere. Un film che ne ha per tutti i gusti: sangue e maniere forti, una trama tesa e va detto, un bel po’ di bellezze. Narrativamente poi cerca di raccontare la storia nella maniera più tesa possibile, mettendo nello spettatore il maggior numero di dubbi possibili e creando quindi moltissimi indiziati che a volte, dobbiamo dire, vengono trascinati a forza nella storia. A margine di ciò, c’è anche una bella ironia sui giovani dell’epoca, un alleggerimento piacevole che accompagna le cose tipiche del thriller, come le allucinazioni delle protagoniste, una villa lontano da tutto e alcuni momenti molto horror.
Star della pellicola è senza dubbio Suzy Kendall, la britanica, divenuta famosa alla fine degli anni sessanta e inizio settanta per diverse presenze nei thriller e in film softcore. Con lei una più che potente e sexy batteria di donne che inizia con l’ancor più erotica Tina Aumont che ha vissuto una carriera di personaggi molto seducenti e di produzioni importanti, come ad esempio “Il Messia” di Rossellini e “Casanova” di Fellini oltre a parti in “Malizia”, “Metello”, “L’urlo” e “Salon Kitty”. Poi troviamo Carla Brait la bella attrice di colore che ha partecipato a numerosi thriller, film di genere e commedie dell’epoca.
Il lato maschile invece è capeggiato dal mitico Luc Merenda qui sparato fin dalla prima ripresa come un seducente medico (questione di gusti comunque) e dall’altro bello: John Richardson, altro attore inglese che però ha passato la maggior parte della carriera in produzioni italiane. Lo troviamo agli esordi in produzioni “Hammer”, poi come perdente nella scelta di James Bond (vinse Lazenby) per poi vederlo in tanti film del nostro paese come “La Maschera Del Demonio” di Bava, “Anna Quel Particolare Piacere” di Carnimeo e “L’Anatra All’Arancia” di Salce. Chiude l’ambiguo, in senso di personaggi che ha interpretato, Roberto Bisacco, divenuto famoso con “I Miserabili” e con una serie di personaggi giovanili e strani. Negli anni novanta partecipa a “Un posto Al Sole”.
Titolo Originale: I Corpi Presentano Tracce di Violenza Carnale
Titoli Alternativi: Torso (Internazionale), Carnal Violence (Europa), Die Säge des Teufels (Germania), The Bodies Presented Traces of Carnal Violence (Internazionale), Torso – Violencia carnal (Spagna), Torso: Ölene-ölüme- Kadar seks (Turchia), Torzó (Ungheria)
Regia: Sergio Martino
Anno: 1973
Nazione: Italia
Cast: Suzy Kendall, Tina Aumont, Luc Merenda, Carla Brait, John Richardson, Roberto Bisacco, Ernersto Colli, Angela Covello
Casa di Produzione: Compagnia Cinematografica Champion
Durata: 91′
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