Desiderando Giulia
È tutta colpa tua! C’eri anche tu! Perché non l’hai sbattuto fuori subito? Ma come? Vedi uno che mi mette le mani addosso e rimani lì, fermo impalato? Ma che razza di amore è il tuo?
A parte che tutti quanti almeno una volta abbiamo desiderato l’attrice che interpreta Giulia, qui l’unico desiderio è di non vedere mai più questa pellicola.
Andrea Barzini regista di fiction, ma anche di “Italia-Germania 4-3”, di “Volevamo essere gli U2” e del terribile “Passo A Due” a trentatre anni e alla sua seconda esperienza alla regia, si infila nientemeno che nella scia di Italo Svevo. “Senilità” di Svevo è infatti lo spunto per questo film del 1985, che ne banalizza estremamente il concetto e lo riempie di erotismo grossolano e anche di psicologia tra le righe.
“Desiderando Giulia” è un dramma erotico decisamente noioso, che suscita interesse solo per i primi venti minuti. Il tempo cioè di capire in che territori ci si sta muovendo. Capito quello, stancamente ci si trascina in questa storia recitata malissimo. Tutti i personaggi poi sembrano pensati velocemente e sono piatti. Lo sappiamo benissimo che piatta non è la protagonista Serena Grandi, giunonica star dell’epoca, sulla quale “Desiderando Giulia” si aggrappa. Recita pessimamente come sempre e come al solito viene utilizzata in tutta la sua potenza erotica, che come si sa, è tanta. Spogliata, palpata, usata come oggetto e anche come donna forte, dà effettivamente l’idea del personaggio ma non sa renderlo credibile. Al suo fianco però, troviamo un cast interessante, che oltre dare una parte a Massimo Sarchielli e Giuliana Calandra, dà spazio a Valeria D’Obici a un giovanissimo Sergio Rubini nel suo primo anno di attività come attore e soprattutto a Johan Leysen visto in tantissimi film.
“Desiderando Giulia” è un dramma erotico decisamente noioso, che suscita interesse solo per i primi venti minuti. Il tempo cioè di capire in che territori ci si sta muovendo. Capito quello, stancamente ci si trascina in questa storia recitata malissimo. Tutti i personaggi poi sembrano pensati velocemente e sono piatti. Lo sappiamo benissimo che piatta non è la protagonista Serena Grandi, giunonica star dell’epoca, sulla quale “Desiderando Giulia” si aggrappa. Recita pessimamente come sempre e come al solito viene utilizzata in tutta la sua potenza erotica, che come si sa, è tanta. Spogliata, palpata, usata come oggetto e anche come donna forte, dà effettivamente l’idea del personaggio ma non sa renderlo credibile. Al suo fianco però, troviamo un cast interessante, che oltre dare una parte a Massimo Sarchielli e Giuliana Calandra, dà spazio a Valeria D’Obici a un giovanissimo Sergio Rubini nel suo primo anno di attività come attore e soprattutto a Johan Leysen visto in tantissimi film.
“Desiderando Giulia” è una storia che narra di una vita vissuta poco, di un’esistenza poco soddisfacente che manda in crisi Emilio. Lui, scrittore fallito, lavora per una casa editrice come correttore bozze e vive con la sorella Amalia con la quale ha un rapporto strano. Un giorno vede Giulia in un teatro, se ne innamora, la sogna, diventa la sua ossessione e inizia con lei una relazione molto erotica. Nel frattempo Emilio lavora con il giovane scrittore Stefano, il quale inizia a frequentare Amalia.
Il problema di tutto ciò è la relazione troppo morbosa che Emilio ha con Giulia. Lei donna indipendente, fa impazzire l’uomo che la ama intensamente. L’assurdità di tutto il film è poi una svolta drammatica che non ha senso e che passa veloce ed inosservata
Titolo Originale: Desiderando Giulia
Titoli Alternativi: Kiihkeä Juliani (Francia), I idiotiki zoi tis Julia (Grecia), Paixões Duma Mulher Fatal (Portogallo), Giulia (Germania), Desiring Julia (Internazionale)
Anno: 1985
Nazione:Italia
Regia: Andrea Barzini
Cast: Serena Grandi, Johan Leysen Massimo Sarchielli, Giuliana Calandra, Valeria D’Obici, Sergio Rubini
Durata:104′
Durata:104′
Casa di Produzione: Dania Cinematografica, Filmes Cinematografica, National Cinematografica
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