La Novizia

La Novizia

lo so che in paese si dice di me: solo è vissuto e solo muore, ma non è vero Turuzzo, non è vero. Nella mia vita c’è stata tanta gente, anzi tanta fimmina
I primi minuti di questo film sembrano parte di un teso e bel noir. Quelli sulle famiglie malvitose, quelli sull’eredità del potere, dal vecchio patriarca, al giovane rampollo. Un’eredità costitutita dall’onore e dalla gloria. 

Passano i minuti e si scopre che la gloria c’è, ma con la G maiuscola e c’è anche un titolo che fa pensare a una cosa sola: ai classici turbamenti, patimenti pieni di eros, dei quali Gloria Guida è l’eroina. 
Così si scopre che “La Novizia” non è un noir, ma una commedia erotica che s’affida, oltre alla bionda trentina, a un’altra bomba, la veneta Femi Benussi.
Con una coppia da urlo è lecito pensare a incassi stratosferici e aGloria Guida un film interessante, quantomeno malizioso, invece  le due finiscono tritate in una storia presuntuosa che si trascina stancamente e che ha un finale incredibile che l’abbatte definitivamente. 
Giuliano Biagetti, che qui si firma come Pier Giorgio Ferretti, è stato uno di quei artigiani del cinema italiano, oggi dimenticati, che hanno cavalcato generi ed esperienze disparate. Ligure di nascita, toscano di provenienza, Biagetti passa dal dramma alla commedia, dal carosello al decamerotico (con “Decameroticus”) per arrivare poi a questo film del 1975. Un tentativo di mischiare un eros elegante con la commedia, che si schianta, oltre che per colpa di quanto già detto alcune righe prima, anche per la recitazione didascalica degli attori, presi anche in mezzo in situazioni da (poveri) “Vitelloni”.
Eppure il cast sulla carta male non è, non ci riferiamo soltanto alle due protagoniste femminili, ma anche alla presenza di Lionel Stander, emigrante del ciLa Novizianema, che già ci aveva esaltato in “Milano Calibro 9” e che ci esalta in altre pellicole, lui avrebbe più che mai la “maschera” da malavitoso, ma qui viene banalizzato da caratteristiche da satiro. Gino Milli, invece, volto noto del cinema di genere degli anni settanta è il giovane nipote Vittorio, che torna dopo parecchio tempo in Sicilia a trovare il vecchio nonno ormai morente. Don Ninì (Stander) si fa assistere negli ultimi giorni di vita, da una giovane suora, interpretata da Gloria Guida. Tra una “vitellonata” e l’altra, Vittorio pian piano s’innamora della ragazzLionel Standera, a sua volta molto dubbiosa della sua vocazione. Oltre a questi tre personaggi e oltre agli amici spalla di Vittorio, troviamo Femi Benussi in un ruolo di una donna insoddisfatta e molto attratta dal giovane.

Lento, oscuro, con una regia piatta, battute banali e pieno di situazioni improbabili “La Novizia” è un film che si butta decisamente via, non esalta nemmeno più di tanto la bellezza delle due attrici e ci offre anche un finale incredibile.

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La NoviziaScheda Tecnica
Titolo Originale: La Novizia
Titoli Alternativi: Enfermera de noche (Spagna), La novice se dévoile (Francia),  A Noviça e o Amor (Portogallo), Verführung einer Nonne (Germania)
Regia: Giuliano Biagetti
Anno: 1975
Nazione: Italia
Cast: Gloria Guida, Lionel Stander, Gino Milli, Femi Benussi, Fiore Altoviti
Durata: 95′
Casa di Produzione: Bi-Pa

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