You cannot and will not leave this island. As a reminder you will no longer wear your clothes. Everyone undress!
Più delle parole, c’è una scena che descrive benissimo questa ennesima follia di Dietrich. Brigitte Lahaie che interpreta Rita, una prostituta che lavora in un bordello, si fa togliere gli stivali completamente nuda. La camera invece di seguire l’azione, preferisce fermarsi sui dettagli (indovinate quali…) dell’ex pornostar francese. Et Voilà.
Possiamo anche finire qui la recensione, perché questo “Woman in Prison” del 1980 è tutto qui. Un lungo carosello di donne nude con ampie zoomate sugli organi sessuali femminili e con diverse scene soft-core.
Non che Erwin C. Dietrich ci sorprenda, questo sia chiaro, lo conosciamo bene e questo è solo uno dei suoi tanti capitoli soft-core, che di più non si può.
In uno stato caldo, dalla bandiera già molto evocativa, una donna stilizzata con il seno al vento, è ambientato questo film che non avendo una grande trama si fa notare per il cast.
A parte la super star Brigitte Lahaie, assoluta protagonista e in grande forma (e diciamolo!) troviamo anche la bionda Karine Gambier, già vista in tanti sexploitation e per la parte maschile Erik Falk.
Sfruttati, spogliati, picchiati, sono i protagonisti di una vicenda che si svolge in una nazione comandata da un dittatore, poco sanguinario ma molto porco.
Lui e sua moglie (Karine Gambier) decidono di arrestare le ragazze di un bordello per rinchiuderle in un penitenziario che diventa volutamente una porno prigione. Oltre a dover fare sesso con le guardie, le carcerate sono obbligate anche a fare una specie di lotta alla maniera dei gladiatori, in un’arena che per qualche motivo è dentro il penitenziario.
Il resto segue la linea standard dei “WIP”, le attenzioni sado-lesbo della warden Carla (Karine Gambier), la classica fuga delle prigioniere (a nuoto) ma si conclude con un finale diverso e anche se la parola “a sorpresa” è enorme, si cambiano un po’ le carte in tavola. Non c’è il crollo del sistema carcerario ma una semplice sostituzione ai vertici.
A farci dimenticare che “Gefengene Frauen” è solo una scusa per vedere donne nude e scene di sesso, ci pensano le Baleari, che con il loro sole rendono più brillante e piacevole la pellicola, diretta senza sussulti né di tecnica (zoom a parte) né di trama, dal folle Dietrich, che butta dentro anche uno spezzone dal suo “Die Madchenhandler”.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Gefangene Frauen
Titoli Alternativi: Island Women, The Women of Inferno Island (Australia), Caged Women (Svizzera DVD),Prostitutas encarceladas (Spagna), Le corps et le fouet, Le corps et le fouet – Femmes captives, Les prisonnières de l’île aux rats (Francia), Folli piaceri delle porno prigioniere (Italia), Women’s Penitentiary VII (USA)
Anno: 1980
Nazione: Svizzera
Regia: Erwin C.Dietrich
Cast: Brigitte Lahaie, Karine Gambier, Nadine Pascal, France Lomay, Eric Falk, Will Stoer
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