Nuda Per Satana
Che orribile giornata, sono viva per miracolo. Viva? O forse sono morta? Sì ecco perchè questo sembra il castello dei fantasmi. E quel dottore vestito in quel modo! Che pagliacciata, che scherzo di cattivo gusto!”
Ci siamo cascati in pieno. Per circa venti minuti abbiamo avuto l’impressione d’essere di fronte a un film interessante. Fatto bene. Un horror sulla falsa riga di quelli di Jess Franco, tra scenari gotici e utilizzo smodato di zoom. Sì ok, qualche stranezza c’era, un flash con una donna nuda, o il fatto che si capiva il problema di fondo, ma tutto sommato il gioco funzionava.
Poi questo “intro” già lungo di suo e pieno di paroloni non ha un crescendo drammatico, ma si allunga fino al termine del film. Parole, parole, parole. Nudi, nudi, nudi. Effetti speciali ancor peggiori di quelli di Ed Wood.
Luigi Batzella alias Paolo Solvay ci regala un’altra perla cinematografica che arriva dopo il suo sexy horror “Il Plenilunio Delle Vergini” e prima dei noti “Kaput Lager-Gli Ultimi Giorni delle SS” e de “La Bestia in Calore”.
L’oscuro regista italiano riprova la via dell’horror con una pellicola visionaria, strampalata ma che a dire il vero, è un tentativo, soprattutto sul piano dell’idea, ammirevole. Purtroppo però scivola malamente, cercando di essere troppo intellettuale e anche per colpa di un budget limitatissimo che gli concede uno dei peggior effetti nella storia del cinema: un buffo esemplare di ragno in cartapesta. O forse un budget impiegato tutto nell’affitto della location, un bel castello in Ciociaria. Chissà.
A questo vanno aggiunte numerose e forzate scene di nudo, che hanno quasi tutte per protagonista Rita Calderoni, il lato femminile della pellicola. Diciamolo pure, Rita Calderoni, già ammirata in “Delirio Caldo”, vanta un fisico eccezionale, ed è l’aspetto migliore del film che infatti Solvay piazza nuda ovunque possa. Troppe volte e molte di queste decisamente assurde.
Tra i tanti momenti citiamo quello in cui, a pochi minuti dall’inizio, il padrone del castello la spoglia, per così dire col pensiero. O anche, niente male affatto, il pezzo in cui la ritroviamo in una vasca da bagno, nella più classica scena del cinema italiano degli anni settanta, dove in questo caso viene raggiunta e asciugata da una demoniaca ragazza del castello. E infine la vediamo girare con addosso solo un asciugamano e poi con una maglia strappata che le lascia un seno al vento. Una ridondanza di nudi, tra l’altro più voyeuristici che soft-core, che si sublima con l’orgia surreale che chiude il film con esseri demoniaci spuntati da chissà dove. Sempre grandi soddisfazioni da Baltzella/Solvay che appoggia tutta questa carne al vento su una storia con Stelio Candelli un grande del cinema di genere e naturalmente la già citata Rita Calderoni.Candelli che interpreta il Dott.Benson è un medico che viene chiamato di notte, sbaglia indirizzo e assiste, si fa per dire, a un incidente che ha per vittima Susan (Rita Calderoni).
Dopo questo incipit i due si trovano in un castello, abitato da strani individui come Peter ed Evelyn (sempre Candelli e Calderoni) e in una storia decisamente cervellotica, piena di frasi pompose e difficile da riassumere. Per farla breve trattasi di una vicenda di doppelganger istigati dal diavolo che ci appare come una specie di Dracula scoglionato e senza canini.
E’ un film che comunque dovete vedere, per rispetto alla follia del regista, per la bellezza di Rita Calderoni, la presenza di Candelli e per decidere se “Nuda Per Satana” è un film apprezzabile o una totale cazzata. Perché questa pellicola crea discussioni e opinioni differenti, vagando quindi su quella sottile linea che separa un’immane porcata da un film decente. Per noi è la prima, ma i nostri doppelganger dicono che un film apprezzabile, per la Calderoni e per qualche scelta registica. Fate voi.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Nuda Per Satana
Titoli Alternativi: Nude for Satan, Les Nuits perverses de Nuda (Francia), Gymni brosta ston Satana (Grecia)
Regia: Luigi Batzella
Anno: 1974
Cast: Rita Calderoni, Stelio Candelli, James Harris, Renato Lupi, Iolanda Mascitti, Luigi Antonio Guerra
Nazione: Italia
Casa di Produzione: C.R.C.
Durata: 82′
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