Mark il Poliziotto Spara Per Primo

Mark il Poliziotto

Spara Per Primo

 

 

-Dunque, cerchiamo di ricapitolare…uno, non aveva il permesso del magistrato per entrare in quel cantiere, due, ha sconvolto il traffico della città per un’ora, tre, ha lasciato il sequestrato in compagnia di un cadavere su una nave in demolizione e per finire si è messo a giocare agli indiani in pieno centro città, perchè un gruppo di giovinastri l’aveva minacciata… tutto questo come se il nostro mestiere non fosse già abbastanza difficile…devo continuare?
-No…allora sono io che ho sbagliato tutto!
-Per carità Terzi, per carità!…ce ne fossero come lei! Solo…più calma…ecco un po’ di calma
Giusto il tempo di capire dove sia ambientata la storia e perché il protagonista si trova lì e “Mark il Poliziotto Spara Per Primo” parte con una raffica di scene d’azione, con proiettili fischianti e morti ammazzati. Una presentazione che ci fa capire con cosa abbiamo a che fare e anche il senso di quel “spara per primo”.
Stelvio Massi, nel secondo capitolo dell’epopea di Mark, sbilancia il tutto verso l’azio
ne, aggiungendoci thriller, una vaghissima critica sociale e purtroppo risparmiando sui collegamenti interni, cioè sullo sviluppo della storia.
Il risultato è che questo è un film incompleto, che ha una buona regia (ottime le scene d’in
seguimento), un ritmo serrato ma anche una serie di cose senza senso che ne sminuiscono il risultato.
Franco Gasparri è nuovamente “Mark” Terzi, descritto in maniera meno anticonformista ri

spetto al primo film, anche perché qui lui è più che altro un vendicatore, non uno scaltro commissario, che ammazza i cattivi senza pensarci molto, sparando a tutto e a tutti (vedi il finale) con precisione infallibile e schivando con una fortuna smodata ogni colpo di pistola che gli arriva addosso. Sì, è un po’ assurdo il nostro eroe.

 Mark il Poliziotto Spara Per Primo
Incastonato in una Genova descritta e fotografata benissimo, ritrova il nemico storico, l’imprenditore Benzi, interpretato sempre da Lee J.Cobb e un piccolo capo malavitoso (Nino Benvenuti che sostituisce il collega Duran), invischiati in un grosso intreccio di malaffari. Ma Mark ha a che fare anche con uno psicopatico in cerca di vendetta che ammazza i simboli del potere corrotto. Si fa chiamare “La Sfinge” perché sui luoghi degli omicidi lascia un disegno con una sfinge, ama gli enigmi, gli indovinelli, (tutti risolti con astuzia del nostro Mark) e ha in mente un grandioso e pirotecnico piano in stile Wil E.Coyote.
 Mark il Poliziotto Spara Per Primo
Sulle sue tracce c’è però il commissario Terzi, che con i suoi modi di fare risolve tutto. In più, l’aitante Mark, si prende cura del suo San Bernardo Whisky e anche di una diciottenne che in un primo tempo cerca di ammazzarlo.

Mark il Poliziotto Spara Per Primo
Tante cose. Troppe cose. E Soluzioni eccessivamente facili. Il risultato comunque non è male, la visione di “Mark il Poliziotto Spara Per Primo”, assurdità e sconti sulla trama a parte, è piacevole. Accolto generalmente bene dai fan dei poliziotteschi, apre una discussione senza vincitori né vinti, su quale sia il migliore tra il primo e il secondo film della serie.
Personalmente preferiamo di gran lunga il primo, proprio per l’idea di discostarsi dalla figura del commissario di ferro pur rimanendo nel dogma del genere, qui mischiato con (un po’) di thriller.
Il cast a parte i già citati attori è pieno di personaggi importanti che vanno da Spiros Focas protagonista in “Rocco e i Suoi Fratelli”, Andrea Aureli, Massimo Girotti ed Ely Galleani.

 

 

 

 

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Mark il Poliziotto Spara Per PrimoScheda Tecnica
Titolo Originale: Mark Il Poliziotto Spara Per Primo
Titoli Alternativi: De kalder mig Mark – strømernes sorte hånd (Danimarca), Justice sans sommation, Marc la gachette (Francia), O astynomos pyrovolise protos, Ultimatum (Grecia), Mark – Içimizdeki tehlike (Turchia), Das Ultimatum läuft ab (Germania), Mark Shoots First (Internazionale)
Anno: 1975
Regia: Stelvio Massi
Cast: Franco Gasparri, Lee J.Cobb, Nino Benvenuti, Ely Galleani, Spiros Focas, Andrea Aureli, Ida Meda, Massimo Girotti, Roberto Caporali
Durata: 95’
Casa di Produzione: Produzioni Atlas Consorziate

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