Ubaldo Terzani Horror Show

Ubaldo Terzani

Horror Show

-E state bene insieme?
-Sì stiamo bene…
-Anche se ho avvertito un po’ d’incertezza nella tua voce
-No…no…nessuna incertezza perché?
-Ah! Ah! Ah! Ah! Hai fatto una faccia! Scusami! È che a me piace scherzare! Io vorrei che noi fossimo più intimi, che ci conoscessimo di più, voglio abbattere questo muro di freddezza e diffidenza che c’è tra noi, perché ci conosciamo poco

Il colpevole è Lucio Fulci. Prima di tutti. Ma anche Dario Argento, Sergio Martino e Mario Bava.
E prima che ci insultiate, vi diciamo che questo non è uno spoiler, perché loro sono i colpevoli, evidentissimi, della creazione di questo “Ubaldo Terzani Horror Show”, o per dirla meglio, sono le fonti d’ispirazione del secondo lungometraggio di Gabriele Albanesi.
Il giovane regista romano già ne “Il Bosco Fuori” mostrava una certa adorazione per il cinema thriller/horror del passato, ma qui il suo omaggio è ancora più palese.
Perché appunto Lucio Fulci è in ogni dove, c’è una sua intervista televisiva e soprattutto c’è un occhio trafitto che, come sappiamo bene, è il simbolo del suo cinema. Ma c’è anche molto di Dario Argento, guarda caso la location è Torino, di Sergio Martino, ovviamente quello dell’epoca thriller e infine di Mario Bava, con il nome del personaggio principale che rimanda a un suo fido collaboratore.Prima di vedere “Ubaldo Terzani Horror Show” avevamo il grande sospetto che tutto fosse una pallida fotocopia dei bei tempi. Ma con grande soddisfazione  però, si nota presto che Albanesi trova un giusto equilibrio tra il passato e il presente, allestendo una storia che funziona, che si segue con piacere e che ironizza sul mondo del cinema.Va anche detto che “Ubaldo Terzani Horror Show” ha un lieve calo nella storia, che da un certo punto in poi non ha più grandi colpi di scena e qualche effetto speciale, vedi cadavere nella vasca, non è così convincente (da Sergio Stivaletti è lecito aspettarsi di più). Gli attori invece ci credono e cercano di creare dei personaggi profondi. Non sempre tutto funziona ma nel complesso i protagonisti passano la prova da Paolo Sassanelli più famoso come interprete di fiction che gestisce bene il suo ruolo di co-protagonista, interpretando con credibilità le mille sfaccettature di Ubaldo Terzani.
Accanto a lui Giuseppe Soleri, altro interprete di varie fiction, figlio di Agostino Saccà, uno dei tanti maneggioni della politica e della televisione italiana, che però, dimostra di essere un bravo attore oltre ad avere inevitabili conoscenze. Laura Gigante che interpreta Sara e l’esperto Antonino Iuorio sono le ottime spalle dei due personaggi principali.

La storia mischia incubo e schizofrenia e ha per protagonista il giovane regista Alessio (Giuseppe Soleri) che viene mandato dal suo produttore a casa di Ubaldo Terzani, un famosissimo scrittore horror, con il quale deve (dovrebbe) scrivere una sceneggiatura. Già prima di incontrarlo e durante la lettura dei suoi romanzi, Alessio inizia a soffrire di pesanti incubi e il soggiorno a casa Terzani non è per certi versi dei più lieti, anche se per altri il ragazzo apre gli occhi sul mondo, ma gli eventi sfuggono di mano e finiscono in un’inevitabile spirale di follia.
Prodotto come “Il Bosco Fuori” dai Manetti Bros è un film che conferma le qualità di Albanesi e, purtroppo, anche lo scarso interesse del mercato italiano nei confronti del cinema di genere.

Scheda Tecnica
Titolo Originale: Ubaldo Terzani Horror Show
Titoli Alternativi: Nelle Fauci di Ubaldo Terzani (working title), In The Mouth Of Ubaldo Terzani (Internazionale)
Regia: Gabriele Albanesi
Anno: 2010
Nazione: Italia
Cast: Giuseppe Soleri, Paolo Sassanelli, Laura Gigante, Antonino Iuorio, Ripli Zsuzsanna
Casa di Produzione: Minerva Pictures