Shameless, Tasteless
Un po’ di anni fa, uno scienziato pazzo clonò John Waters, delle spie russe rubarono il risultato dell’esperimento e forse troppo ubriachi o distratti da una prostituta lo persero da qualche parte in Ucraina.
Storia impossibile? Certo che no, anzi, deve essere andata proprio così, se guardiamo le opere di un oscuro regista ucraino di nome Yakov Levi.
Levi è, infatti, il clone del buon John Waters. Un Waters dei giorni nostri però lontano dal messaggio punk ma testimone, a suo modo, degli emarginati della società o forse più spudoratamente, morboso sfruttatore degli stessi. Chissà.
Il risultato è più meno lo stesso comunque, pellicole sfacciate e disgustose che hanno come protagoniste prostitute giovani e vecchie, spogliarelliste, tossici, spacciatori, barboni e qualche attrice, tutti inseriti in situazioni decisamente trash.
Il risultato di queste sue idee si può vedere in “Shameless, Tasteless” un’antologia di corti distribuita in tutto il mondo dalla Troma che li ha presi e cuciti insieme direttamente nel “black market” ucraino. Grazie Lloydo, come sempre.
“Shameless, Tasteless” è un grande cassonetto di rifiuti, pieno di storie assurde, decadenti, tutte girate con pochi mezzi, poca arte, ambientate al 90% in interni e come già detto con attori molto particolari.
Cinema di margine, che però a volte regala, se non momenti interessanti, qualche idea stuzzicante.
L’inizio non lascia pensare al meglio, anzi, è il momento più sleaze, dell’intera raccolta.
“Sex Bomb” è la scritta che appare sul vestito succinto di Baba Alla, che sta a Levi come Divine a Waters, e che interpreta una vecchia prostituta sdentata che si vende per aiutare il figlio eroinomane. Brutta, orrenda e volgare le prestazioni offerte non sono da meno. Cinque minuti e rotti di puro shameless che convergono in “Tasteless” dove sempre Baba Alla fa la prostituta per un servizio a domicilio. Finisce a casa di un pornografo, dove scodella un figlio in salotto. Il figlio cresce con il padre adottivo che si prostituisce per mantenerlo. “Shameless, Tasteless” in soli circa quindici minuti. Non male.
“Killer Bra” evidentemente prodotto dalla Troma e realizzato negli Stati Uniti alleggerisce parecchio il senso di fastidio, raccontando una storia grottesca nella quale c’è, naturalmente, un reggiseno assassino e mettendo un po’ di tette in mostra.
Poi si torna in Ucraina con l’interessante “Matroshka Dolls Of Doom” un horror che sebbene sia fatto malissimo ha una bella idea di base. Ci troviamo in Crimea, nella cittadina di Gurzuf, dove la gente scompare nel nulla. Un fatto che ha distrutto il posto, un tempo meta turistica e oggi vero deserto. Lì finiscono per una vacanza tre belle ragazze che sono ospitate a casa della solita Baba Alla.
Personaggio sinistro, anche senza impegnarsi nella caratterizzazione, Baba Alla ha una grandissima collezione di matriosche inquietanti, che come ci dice il titolo possono essere la causa di queste sparizioni. Le ragazze passano dei caldi momenti con questi soprammobili prima del “gran finale”.
Poi si vira quasi nel porno horror con “The Ghost Of Marquis De Sade” che racconta la materializzazione di diversi sogni erotici di tre giovani ragazze. Non c’è Baba Alla e la sua ipnotica risata, ma ci sono pessimi effetti speciali e c’è il fantasma del Marchese De Sade che infastidisce una delle tre ragazze protagoniste, che tra l’altro sono una vera prostituta, una stripper e un’attrice. Interessante il making of che segue, che mostra oltre alla realizzazione degli effetti speciali anche alcune caratteristiche delle attrici.
Dopo un intermezzo lesbo, del tutto gratuito, si arriva a “Vanity Insanity” altra storia lesbo casalinga che coinvolge uno specchio magico. Dall’amore saffico al trans gender con la saga di “Penisella” una ragazza dal pene enorme che ci allieta in ben quattro storielle. Vi basta? Sì a noi sì, “Shameless, Tasteless” finisce qui e indubbiamente è un’antologia che piacerà agli appassionati del “So bad, it’s good” e che sottolinea, ancora una volta, la sfacciata follia della Troma che si è presa la briga di amalgamare e distribuire il tutto. Resta il classico dubbio: “Levi ci fa o ci è?”
Il buon Lloyd Kaufman chiude la pellicola (la cui versione censurata si può vedere su Youtube o qui sotto), con un gustoso siparietto nel quale è in una doccia intento a fare un provino a un attore. Shameless e Tasteless!
Storia impossibile? Certo che no, anzi, deve essere andata proprio così, se guardiamo le opere di un oscuro regista ucraino di nome Yakov Levi.
Levi è, infatti, il clone del buon John Waters. Un Waters dei giorni nostri però lontano dal messaggio punk ma testimone, a suo modo, degli emarginati della società o forse più spudoratamente, morboso sfruttatore degli stessi. Chissà.
Il risultato è più meno lo stesso comunque, pellicole sfacciate e disgustose che hanno come protagoniste prostitute giovani e vecchie, spogliarelliste, tossici, spacciatori, barboni e qualche attrice, tutti inseriti in situazioni decisamente trash.
Il risultato di queste sue idee si può vedere in “Shameless, Tasteless” un’antologia di corti distribuita in tutto il mondo dalla Troma che li ha presi e cuciti insieme direttamente nel “black market” ucraino. Grazie Lloydo, come sempre.
“Shameless, Tasteless” è un grande cassonetto di rifiuti, pieno di storie assurde, decadenti, tutte girate con pochi mezzi, poca arte, ambientate al 90% in interni e come già detto con attori molto particolari.
Cinema di margine, che però a volte regala, se non momenti interessanti, qualche idea stuzzicante.
L’inizio non lascia pensare al meglio, anzi, è il momento più sleaze, dell’intera raccolta.
“Sex Bomb” è la scritta che appare sul vestito succinto di Baba Alla, che sta a Levi come Divine a Waters, e che interpreta una vecchia prostituta sdentata che si vende per aiutare il figlio eroinomane. Brutta, orrenda e volgare le prestazioni offerte non sono da meno. Cinque minuti e rotti di puro shameless che convergono in “Tasteless” dove sempre Baba Alla fa la prostituta per un servizio a domicilio. Finisce a casa di un pornografo, dove scodella un figlio in salotto. Il figlio cresce con il padre adottivo che si prostituisce per mantenerlo. “Shameless, Tasteless” in soli circa quindici minuti. Non male.
“Killer Bra” evidentemente prodotto dalla Troma e realizzato negli Stati Uniti alleggerisce parecchio il senso di fastidio, raccontando una storia grottesca nella quale c’è, naturalmente, un reggiseno assassino e mettendo un po’ di tette in mostra.
Poi si torna in Ucraina con l’interessante “Matroshka Dolls Of Doom” un horror che sebbene sia fatto malissimo ha una bella idea di base. Ci troviamo in Crimea, nella cittadina di Gurzuf, dove la gente scompare nel nulla. Un fatto che ha distrutto il posto, un tempo meta turistica e oggi vero deserto. Lì finiscono per una vacanza tre belle ragazze che sono ospitate a casa della solita Baba Alla.
Personaggio sinistro, anche senza impegnarsi nella caratterizzazione, Baba Alla ha una grandissima collezione di matriosche inquietanti, che come ci dice il titolo possono essere la causa di queste sparizioni. Le ragazze passano dei caldi momenti con questi soprammobili prima del “gran finale”.
Poi si vira quasi nel porno horror con “The Ghost Of Marquis De Sade” che racconta la materializzazione di diversi sogni erotici di tre giovani ragazze. Non c’è Baba Alla e la sua ipnotica risata, ma ci sono pessimi effetti speciali e c’è il fantasma del Marchese De Sade che infastidisce una delle tre ragazze protagoniste, che tra l’altro sono una vera prostituta, una stripper e un’attrice. Interessante il making of che segue, che mostra oltre alla realizzazione degli effetti speciali anche alcune caratteristiche delle attrici.
Dopo un intermezzo lesbo, del tutto gratuito, si arriva a “Vanity Insanity” altra storia lesbo casalinga che coinvolge uno specchio magico. Dall’amore saffico al trans gender con la saga di “Penisella” una ragazza dal pene enorme che ci allieta in ben quattro storielle. Vi basta? Sì a noi sì, “Shameless, Tasteless” finisce qui e indubbiamente è un’antologia che piacerà agli appassionati del “So bad, it’s good” e che sottolinea, ancora una volta, la sfacciata follia della Troma che si è presa la briga di amalgamare e distribuire il tutto. Resta il classico dubbio: “Levi ci fa o ci è?”
Il buon Lloyd Kaufman chiude la pellicola (la cui versione censurata si può vedere su Youtube o qui sotto), con un gustoso siparietto nel quale è in una doccia intento a fare un provino a un attore. Shameless e Tasteless!
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Shameless, Tasteless (Shameless,Tasteless, The Killer Bra, Matroska Dolls Of Doom, Vanity Insanity, The Ghost Of Marquis De Sade, Penisella I,II,III, & IV)
Anno: 2009 (DVD)
Nazione: Ucraina
Regia: Yakov Levi
Cast: Baba Alla, Elena Ryabokon, Olga Mikhnevich, Yulia Dlusskaya, Masha Milayachik, Kseniya Krasavitza, Yulia Vekusnaya, Marina Khodes, Elena Kiseleva
Durata: 120’
Casa di Produzione: Troma (distributore)
Titolo Originale: Shameless, Tasteless (Shameless,Tasteless, The Killer Bra, Matroska Dolls Of Doom, Vanity Insanity, The Ghost Of Marquis De Sade, Penisella I,II,III, & IV)
Anno: 2009 (DVD)
Nazione: Ucraina
Regia: Yakov Levi
Cast: Baba Alla, Elena Ryabokon, Olga Mikhnevich, Yulia Dlusskaya, Masha Milayachik, Kseniya Krasavitza, Yulia Vekusnaya, Marina Khodes, Elena Kiseleva
Durata: 120’
Casa di Produzione: Troma (distributore)
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