Il Mondo Dei Sensi
Di Emy Wong
Emy Wong, Emanuelle per gli amici e Bitto Albertini che per gli amici è Albert Thomas e soprattutto è colui al quale deve essere salita una carogna enorme quando gli hanno tolto la serie dell’eroina con una M sola.
Non si è dato per vinto e dopo aver fatto “Emanuelle Nera 2”, si cimenta in questo film conosciuto più comunemente come “Yellow Emanuelle”, un titolo che lo salva anche dallo sfacciato paragone con quello che potrebbe essere stato lo spunto cioè “The World Of Suzie Wong”.
Titolo postumo a parte sono tante le similitudini con Emanuelle, dall’ambientazione esotica per passare alla libertà di costumi e a un senso (solo quello) di giramondo. Per il resto Albertini qui la butta sul melodramma che alla fine diventa parodramma, viste le tante assurdità e soprattutto la scena cardine della quale parleremo dopo.
Gli va comunque riconosciuta una certa capacità nel scegliere il cast, perché la protagonista è la cinese Chai Lee, un’attrice che ha bazzicato il mondo del cinema e della TV interpretando parti minori, che sebbene non sia al livello di Shulamith Lasri (a parere personale) merita rispetto. Giuseppe Pambieri invece è il protagonista maschile al centro di un triangolo amoroso che dall’altro lato ha nientemeno che una bellissima Ilona Staller, ancora alle prese con film erotici. I tre sono i protagonisti di una storia che funziona ancor meno di quella di “Emanuelle Nera 2”, ed è tutto dire e di questo film del 1977 salviamo solo le musiche di Nico Fidenco e qualche scena erotica (unicamente per la bellezza delle protagoniste). Tutto il resto invece potrebbe essere demolito, senza problemi.
Lui, lei e ancora lei, in un melodramma (parodramma) molto esile e alla fine demenziale. George Taylor (Giuseppe Pambieri) è un pilota di aerei che finisce in ospedale a Hong Kong a seguito aggressione dopo una notte brava. In ospedale trova la Dottoressa Emy Wong (Chai Lee) e scocca l’amore. George però ha una relazione piuttosto calda con la sua segretaria Helga (Ilona Staller), ma alla fine l’amore trionfa sul sesso ed Emy e George iniziano una relazione stabile che li porta a pianificare il matrimonio.Nel 1977 però non c’erano né cellulari né PC e trovare una persona che non lascia l’indirizzo, era molto difficile, soprattutto se questa torna a guidare aerei in giro per il mondo e se ha una segretaria gelosissima che cerca di depistare le ricerche e sminuirne la credibilità.
Così George parte. Emy non sa dove sia e lo cerca invano. Ci fermiamo un attimo nel nostro racconto, per richiamare la vostra massima attenzione sugli eventi che stanno per accadere!
Emy distrutta dal dolore molla il lavoro di dottoressa (sottolineiamo) e si mette a fare la prostituta! Dopo diverso tempo George torna a Hong Kong, cerca l’amata per un po’ e non la trova. Poi si rincontrano, lui la porta fuori a cena e si trova a dover lottare per l’onore di lei, perché c’è uno nel ristorante che le ricorda che è una prostituta e soprattutto, dopo la lite, George, si accascia.
Come va a finire? Non ve lo diciamo ma potrebbe essere andata così:
Fate voi, tutti e tre i finali sono incredibilmente grotteschi.
Comunque ne consigliamo la visione, soprattutto agli appassionati del genere e del trash melenso. Visione consigliata anche perché è l’ultimo Emanuelle per Albertini che dopo di questo si mette finalmente il cuore in pace e ci lascia tranquilli!
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