Gli anni ottanta tra champagne, alta classe e vestiti orrendi, sono, in tutto il loro disgustoso splendore, in questo dramma del 1987. Chiariamoci, per dramma non intendiamo il genere cinematografico di riferimento ma il giudizio unico e oggettivo che si può fare su questo film. Pessima regia. Pessima storia. Pessima recitazione. Cioè: non c’è nulla che funzioni.
Ti vedo sei bellissima ma sono stufo di questi giochi tanto è inutile non puoi continuare a scappare…ritorna”
“Certo lo so…avevi ragione tu ovunque io vada non riuscirò mai a liberarmi di te. Ho soltanto una possibilità e presto te ne accorgerai
Non solo una trama piuttosto scarsa e una realizzazione fiacca ma “Profumo” riesce a sprecare anche il tema della bellezza sul confine uomo-donna trattato in una maniera melensa e superficiale.
E quindi sì, come già detto, non ci resta che guardare la straordinaria bellezza di Florence Guérin peraltro solo quella, perché le tante scene erotiche che la vedono protagonista sono spesso trash e toccano il punto più basso in quella in cui lei in un gioco hard versa la Coca Cola addosso al partner, al posto, chiaramente, dello champagne. E c’è una bella differenza.
Il terribile e violento marito di Lorenza è interpretato da Luciano Bartoli attore più che noto nel cinema di genere, mentre l’aitante giovanotto androgino è Robert Egon attore tedesco, qui agli esordi, poi interprete de“Il Fantasma di Sodoma” di Fulci e meta-cinematograficamente de “Un Gatto Nel Cervello”.
Egon non ha fatto carriera e a quanto pare riteneva il cinema solo un passatempo preferendo di gran lunga l’arte. Fonti riportano che è morto nel 2010 nella sua casa vicino a Roma.
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