Sting Of Death

Sting Of Death
Sting of Death



La physalia physalis o caravella portoghese, viene scambiata spesso per una medusa, ma in realtà non lo è (per la cronaca è un celenterato marino).

Allo stesso modo qualcuno potrebbe scambiare “Sting Of Death” per uno sci fi/horror serio, ma in realtà non lo è.
Special Singing Star Neil Sedaka!
“Sting Of Death” è invece un incredibile pasticcio cinematografico, che prende dai “Beach Movies” e dai film con animali incazzati. Sting Of Death
Immaginatevi una festa in spiaggia con Annette Funnicello e Frankie Avalon che ballano allegri, ma a un certo punto sbuca una roba simile al Gill Man di Jack Arnold. La cosa potrebbe anche funzionare, se studiata bene, ma il problema è che lo pseudo Gill Man è visibilmente a disagio, con il tipico atteggiamento di quello che si sente nel posto sbagliato nel momento sbagliato.
L’apoteosi del trash si raggiunge sulle note di una divertente canzone pop di Neil Sekada, durante la quale un gruppo di giovani sta ballando in una villa con piscina. Il mostro entra in acqua, nessuno lo vede (?) e poi indisturbato attacca i presenti. “Do the Jellyfish” è il titolo del brano e del relativo ballo e fondamentalmente è l’unica cosa da salvare in questa pellicola. Jellyfish, cioè medusa, non è un titolo dato a caso perché l’oggetto di questo incredibile B Movie è proprio una medusa.
Un essere ibrido uomo/medusa, per la precisione, protagonista di una storia esile che si poggia su soluzioni veloci, una regia piatta e una recitazione imbarazzante. Non ci sono sorprese qui, ma solo la certezza che questo film è il classico “So Bad It’s so good”, cioè un capitolo imperdibile per tutti gli amanti del genere.
“Sting Of Death” regala tanti momenti di estrema, non voluta, allegria. Si risparmia anche nell’utilizzo del cervello, perché non bisogna sforzarsi di capire chi sia il cattivo di turno e come vada a finire la storia. No è tutto chiarissimo.
Sting Of DeathPoliticamente scorretto agli occhi dell’uomo moderno o se preferite tremendamente banale a livello di storia, il regista William Grefe assegna il ruolo di cattivo a un personaggio storpio e bizzarro, quello a cui non penseresti mai perché, davvero, è troppo facile.
Eppure il povero Egon, brutto e zoppicante assistente dei dottori Richardson e Hoyt, mette a segno una tremenda vendetta. Richardson e Hoyt sono dei famosi biologi marini, che si trovano su un’isola per effettuare studi sulla Caravella Portoghese. La figlia del primo, Karen, raggiunge il padre con alcuni amici per passare lì un po’ di tempo. Lei conosce e rispetta Egon da tanti anni, lui invece ne è segretamente innamorato. Gli amici della ragazza invece lo prendono pesantemente in giro. Egon però è riuscito a creare un essere metà uomo, metà medusa, che gli darà soddisfazione nei confronti dei ragazzi che lo hanno sbeffeggiato.
Tutto qui, con un mostro vestito in maniera ridicola e tante situazioni da “teen comedy”.
William Grefe dirige questa incredibile pellicola sulla quale c’è, in qualche modo, l’ombra del buon Herschell Gordon Lewis perchè la storia è firmata anche da William Kerwin un fedelissimo del padre dello splatter.
 
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Scheda TecnicaSting Of Death
Titolo Originale: Sting Of Death
Anno: 1965
Nazione: USA
Regia: William Grefe
Cast: Joe Morrison, Valerie Hawkins, John Vella, Jack Nagle, Sandy Lee Kane, Deanna Lund, Lois Etelman, Blanche Devereaux, Doug Hobart
Durata: 80’
Casa di Produzione: Essen Productions Inc.
Tags:  ,

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