Célestine…Bonne
-Why so brutal? You could just have asked. I wouldn’t have said no
-You hadn’t got angry?
-Angry? Why?
-Well, you’re my girl!
-You aren’t better. Now give me my money like everyone else
Non bisogna farsi ingannare dalle apparenze, dal contesto solare, dai momenti comici, dalle cose tipiche delle commedie di fraintendimenti. Non bisogna farsi ingannare nemmeno da Lina Romay, da Pamela Stanford e da un eccezionale Howard Vernon. Perché oltre ai nudi, alle scene soft-core e a quelle comiche, c’è una spietata critica alla società borghese e al perbenismo.
Jess Franco a modo suo, (molto a modo suo) rielabora i concetti di “Le Journal d’une femme de chambre” un romanzo del 1900 di Octave Mirbeau, già finito su pellicola nel 1946 con Jean Renoir e nel 1964 con Luis Buñel. Questa è una terza versione che prende spunto dall’originale e sposta le idee più sul sesso e sul fatto che la protagonista è una specie di predicatrice della libertà di costumi e di idee. Una vera missione, per sua stessa ammissione, anti perbenista che mira a spiegare a più persone possibili quanto sia bello vivere liberi. E se ve lo dice Lina Romay, anno 1974, state pur certi che per quanto bigotti possiate essere vi convincerete facilmente.
Jess Franco realizza una commedia erotica frizzante, senza grandi colpi di genio, ma molto ben strutturata, che fila liscia dall’inizio alla fine (a parte qualche piccolo intoppo). Un erotismo sempre presente ma molto meno esplicito che in altre pellicole e un’ottima capacità di gestire i tanti eventi senza creare il caos. Una storia ambientata a fine ottocento, che si fa forza sui personaggi in parte presi da Mirbeau e fatti esplodere nella loro sessualità. Soprattutto “Célestine…Bonne a Tout Fair” fa affidamento su un cast che viene sfruttato al meglio delle proprie possibilità. Howard Vernon è memorabile nel ruolo di un anziano malato, satiro, che ama farsi leggere novelle erotiche e che ringiovanisce con le cure di Celestine. E Celestine, la protagonista, è perfetta per Lina Romay che con la sua bellezza e con la sua solarità riesce a creare un personaggio credibile e che funziona bene, Pamela Stanford invece, statuaria bellezza, interpreta la nipote del vecchio, innamorata del cugino, ma ancora all’oscuro dei piaceri della carne. Spalle di questo terzetto sono altri ottimi personaggi che vanno dalla servitù (maggiordomo, giardiniere, altra cameriera) ai padroni padre, madre, con lui molto libertino e lei molto bigotta e il figlio molto studioso ma aperto a nuove esperienze.
Un ambiente nobile, in apparenza perbenista, sconvolto dall’arrivo di Celestine. Una bella ragazza che scappa seminuda (togliamo pure il semi) da un bordello a seguito retata della polizia. Si rifugia in questa enorme proprietà, convince il giardiniere e poi il maggiordomo a chiedere alla padrona di assumerla come cameriera. Lei offre i suoi servizi, diurni e notturni a tutti quanti, cambiando la vita delle persone e creando un legame affettivo molto forte. Celestine li aiuta, apre loro gli occhi, smaschera le ipocrisie e quelli della villa sapranno sdebitarsi.
Ritmo veloce, situazioni divertenti, belle ragazze, in un film decisamente diverso da quelli ai quali il grande Franco ci ha abituati.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Célestine… bonne à tout faire
Titoli Alternativi: Celestine, Celestine an All Round Maid, The Sexcapades of Celestine (Australia), Celestine, Koritsia me vitsia (Grecia), Infedelmente vostra Celestina tuttofare (Italia), Uma Criada… das Boas! Uma criada… das boas (Portogallo), Celestine, Maid at Your Service (USA), Mädchen für intime Stunden (Germania)
Anno: 1974
Nazione: Francia
Regia: Jesus Franco
Cast: Lina Romay, Howard Vernon, Olivier Mathot, Pamela Stanford, Richard Bigotini, Nadine Pascal, Anna Gladysek, Raymond Hardy
Durata: 98′
Casa di Produzione: Comptoir Français dul Film Production Paris
non capisco niente