Turist Ömer
Uzay Yolunda
-You can not win a debate against Mr.Spock, Doc. His feelings are faint as his green blood, you know
-But we are always stronger than you human. Don’t forget that.
Se il sito dove abbiamo calcolato la data astrale/stellare è credibile ci troviamo nel -350000, cioè all’inizio del 1973. Un anno importante per il grande schermo, perché l’implacabile cinema turco compie una delle sue più note razzie di copyright. Ed è un colpo di mano non da poco, perché occupano l’Enterprise di Star Trek. E non solo, cercano attori somiglianti all’originale, rubano la storia di “The Man Trap” (il primo episodio andando in onda) e trasformano il tutto in un film comico. Potrebbero pure fregiarsi del titolo di primo film della serie, ma naturalmente nessuno riconosce questo capitolo come ufficiale.
Brillante e allo stesso tempo sconvolgente idea che incontra e sposa la serie “Turist Ömer”, una fortunata saga di film comici che dal 1963 al 1973 raccontano le gesta dello scapestrato protagonista, interpretato dal popolarissimo attore comico Sadri Alışık che in quest’ultima avventura finisce nello spazio.
I primi minuti di “Turist Ömer Uzay Yolunda” comunemente noto come “Turkish Star Trek” danno l’idea della solita versione autarchica di qualche opera americana. Kirk, Spock (chiamato Spack e con delle orecchie imbarazzanti), McCoy e Uhrura sono tutti riproposti con dei vaghi sosia e con un abbigliamento che sebbene ricordi le divise originali (con le donne in rigorosa minigonna) non va oltre ad essere una specie di pigiama colorato. Con il diabolico inserimento di Turist Ömer più meno al quindicesimo minuto, cambia tutto e da sci-fi turco si passa a parodia della saga. Il protagonista scherza spesso e prende di mira il razionale Spock e soprattutto la storia centrale.
A parte una realizzazione indecente tra set cartonati e l’utilizzo un po’ sacrilego della città di Efeso (che diventa un pianeta), va detto che per il suo genere “Turkish Star Trek” non è male. Certo, bisogna anche sottolineare che gli attori recitano in modo imbarazzante (Kirk è incredibile) e che la storia a un certo punto diventa una serie di gag infinte, ma tutto sommato possiamo comprendere il successo di questa serie e goderci quest’avventura.
“The Man Trap”come dicevamo all’inizio è la storia di base. Quindi abbiamo l’Enterprise che arriva sul pianeta M-113 (qui Aurin 7) per un report sugli studi effettuati dal Dottor Krater, che prende la K in questa versione, e sua moglie Nancy, unici abitanti, con qualche robot, del pianeta sul quale svolgono da anni studi archeologici.
I due coniugi sono in ottima forma e a parte del sale non necessitano altro. Sembra tutto in regola ma il giovane Darnell dell’equipaggio Enterprise muore. I Krater per chiudere l’incidente e dare un colpevole a Kirk e compagni, rapiscono e teletrasportano sul pianeta Turist Ömer, nei guai per un matrimonio riparatore. Da qui iniziano le indagini e i piani dei Krater, alleggeriti dalla presenza del terrestre che fa una serie di scherzi al povero Spock e annientati da un mostro sputa fuoco in realtà un tizio con una tuta orrenda.
E via con sulle note di “Star Trek” mixate malissimo con “Out Of Limits” nella versione dei “The Ventures”, in un’altra spaziale avventura del cinema turco dei tempi andati.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Turist Ömer Uzay Yolu’nda
Titoli Alternativi: Turkish Star Trek, Omer the Tourist in Star Trek
Nazione: Turchia
Anno: 1973
Regia: Hulki Saner
Cast: Sadri Alisik, Erol Amac, Cemil Sahbaz, Ferdi Merter, Kayhan Yildizoglu, Elif Pektas, Sule Tinaz, Oytun Sanal
Casa di produzione: Renkli, Saner Film
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