I Spit on Your Grave
You know what they do to horses that can’t be tamed, Johnny? They geld them.
Evidenti maggiori mezzi a disposizione, una società cambiata negli anni, un genere di nuovo in auge ed ecco che “I Spit on Your Grave” ritrova la luce e un senso di esistere. Meir Zarchi regista e autore di uno dei più discussi, criticati e odiati “Rape & Revenge” riporta al cinema la sua idea, con il titolo più famoso, quello che non amava, lasciando la regia a Steven R.Monroe e occupandosi della produzione.
Tutto si può dire su questo genere. Deprecabile, odioso, un po’ stupido e che potrebbe anche influenzare qualche mente debole. Però qui è di cinema che cerchiamo di parlare e dobbiamo dire che Monroe supera di molto l’originale, colpendo di più lo spettatore sia nella prima parte (quella Rape) sia nella seconda (la Revenge).
Indubbiamente aiutato dalle cose che abbiamo detto in apertura Monroe, crea una pellicola che funziona, che ha una buona regia e un’altrettanto buona fotografia e che raggiunge punte di disgusto e biasimo giuste per il genere. Quella misoginia di fondo del film del 1978, con Jennifer che “provocava” i suoi aguzzini, qui per fortuna sparisce del tutto, mettendo i cattivi sotto la giusta luce di esseri ignobili e raggiungendo nella seconda parte quel senso di liberazione e giustizia. È chiaro la violenza è reato, tanto quanto l’omicidio, ma questo il genere impone ed è questo che Monroe brillantemente propone.
Remake con pochissimi cambi nella storia (a parte l’inserimento delle nuove tecnologie) con Jennifer Hills, interpretata dall’attrice televisiva Sarah Butler somigliante a Camille Keaton, che affitta una casa isolata nei boschi per trovare l’ispirazione per il suo romanzo. Una serie di sfortunate coincidenze la portano a scontrarsi con un gruppo di zotici sbandati che prima la spiano e poi l’aggrediscono in casa. La sua fuga disperata dall’abitazione non fa altro che peggiorare le cose, scoprendo che anche lo sceriffo è un poco di buono. Violentata dal gruppo, umiliata, Jennifer trova il momento giusto per buttarsi da un ponte in un fiume. E sparisce.
Dove finisca cosa faccia non ci viene detto. Ma la ritroviamo circa un mese dopo pronta a mettere in atto la sua violenta vendetta. A uno a uno la donna uccide gli aggressori con torture che toccano momenti forti e un po’ splatter.
Un cast giovane ma con varie esperienze in importanti produzioni e serie TV, da vita a un’operazione remake più che riuscita e apprezzata dal pubblico. Beh, non proprio tutti ne sono rimasti estasiati perché l’indimenticato Roger Ebert stroncò il film. Esattamente come aveva fatto per quello di Meir Zarchi.
Scheda Tecnica
Titolo originale: I spit on your grave
Titoli alternativi: Escupiré sobre tu tumba (Argentina), Doce Vingança (Brasile), Escupo en tu tumba (Chile), Ma sülitan su hauale (Estonia), Dulce venganza, Escupiré sobre tu tumba (Spagna), Pljujem ti na grob (Croazia), Köpök a sírodra (Ungheria), I Spit on Your Grave (Giappone), Я плюю на ваши могилы (Kazakhstan), Dulce venganza (Messico, Perù), Bez litości (Polonia), Pljujem ti na grob (Serbia), Я плюю на ваши могилы (Russia), Mezarina Tükürecegim (Turchia)
Anno: 2010
Nazione: USA
Regia: Steven R.Monroe
Cast: Sarah Butler, Jeff Branson, Andrew Howard, Daniel Franzese, Rodney Eastman, Chad Lindberg, Tracey Walter, Mollie Milligan, Saxon Sharbino
Durata: 106′
Casa di produzione: Cinetel Films, Anchor Bay Films, Family of the Year Productions
Sito ufficiale: www.ispitonyourgravemovie.com
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