Exponerad
I missed you terribly. I was scared you would leave me.So I took those pictures – it was stupid of me-as blackmail. Forgive me, Lena. I know it was stupid. I wasn’t thinking.
Denuncia sociale o semplice voglia di fare un sexploitation, sono le due possibilità di interpretare questo film. Per noi non c’è dubbio, il finlandese Gustav Wiklund, più famoso come attore che come regista, voleva in tutti i modi entrare nel mondo della sexploitation, avvicinandosi il più possibile al confine del vietato. E bisogna dire che raggiunge il suo obiettivo. Non che ci sia una storia particolarmente interessante, una regia da Oscar o ancora una recitazione perfetta, no, niente di tutto ciò, ma c’è Christina Lindberg. E basta per raggiungere l’obiettivo.
Nel 1971 a ventuno anni, l’attrice svedese incarna perfettamente i canoni di Lena, il personaggio principale, al punto da farci venire il dubbio che sia arrivata prima la Lindberg e poi la storia. Faccia innocente, fisico minuto ma esplosivo è la perfetta vittima della morbosità degli adulti, un ruolo, che come sappiamo le resta appiccicato per tutta la carriera. “Exponerad” presentato a Cannes è la pellicola che la da una notorietà internazionale, in un anno intenso dal punto di vista lavorativo.
Con un racconto in flash-back, assistiamo alla vicenda di Lena, che lasciata sola per pochi giorni dai genitori, finisce in una festa che si trasforma in un’orgia. Lì incontra Helge un uomo che le scatta foto erotiche per poi ricattarla. Lena cerca di fuggire, cerca di spiegare tutto al suo fidanzato e si rifugia in una casa di campagna in compagnia di una coppia che le ha dato un passaggio. Ma Helge non molla, ritorna più volte nella vita di Lena, fino a quando lei non pianifica una vendetta. Ma tutto sommato, quel mondo non le dispiaceva. Quest’ultimo aspetto per noi fondamentale, sembra sfuggire dai diversi titoli dati a questo film che puntano tutto sul senso di violenza e sopraffazione ai danni di Lena. In realtà il personaggio da un lato spesso sogna avventure erotiche violente e dall’altro cerca di sfuggirne, aggiungendo così alla trama un altro aspetto morboso.
Una storia già di per sé non molto incisiva, raccontata con una narrazione lenta, cerca di sfruttare la zona di Stoccolma e naturalmente le fattezze della bella Christina, ripresa più volte nuda e in scene erotiche. Wiklund a volte ha una buona mano, soprattutto nei momenti erotici ai quali aggiunge inserti metaforici (fra tutti lo spezzone di “Tarzan Triumphs”) che mostrano una certa volontà intellettuale. Ma alla fine questo resta un buon sexploitation. E nulla più.
Accolto malissimo dalla critica all’epoca, “Exponerad” oltre alla star Lindberg, ha un cast composto da una serie di attori molto famosi in patria, che hanno lavorato in opere più ricercate, oltre che a teatro, in radio o in TV.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Exponerad
Titoli Alternativi: Exposed, The Depraved, Eksponeret (Danimarca), Alasti (Finlandia), Oi erotikes fantasioseis tis Lenas (Grecia), Diary of a Rape (USA), Verbotene Fruchte der Erotik (Germania)
Anno: 1971
Regia: Gustav Wiklund
Nazione: Svezia
Cast: Christina Lindberg, Henz Hopf, Bjorn Adelly, Siv Ericks, Janne Carlsson, Birgitta Molin, Tor Isedal, Margit Carlqvist, Bert-Ake Varg
Durata: 90′
Casa di produzione: Olympic Film
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