Zeta One
It’s Sexcitement in Time and Space
Probabilmente uno degli incipit più lunghi della storia del cinema. Oltre venti minuti nei quali un uomo e una donna si corteggiano, si provocano, giocano a strip poker, giocano nuovamente a strip poker e poi finalmente finiscono a letto.
Viene voglia di premere stop, venti minuti sono tanti, ma “Zeta One” conosciuto anche con il titolo di “The Love Factor” dovrebbe essere uno “sci-fi” e allora aspettiamo gli alieni e allora guardiamo con morboso interesse la danese Yutte Stensgaard e il mobilio modernista con tanto di sedia a uovo della casa nella quale i due stanno giocando.
Finalmente dopo essere andati a letto, l’agente segreto James Word (strano nome per un agente segreto inglese…) le racconta le sue grandi avventure e nello specifico come ha distrutto il piano di una pericolosa razza aliena chiamata Angvia (anagrammate…) . E sempre finalmente entriamo nel vivo di un sexy sci-fi del 1969 molto British e ancor di più londinese, con ragazze che sembrano arrivate direttamente da Carnaby Street, Double Decker Bus, uomini con la bombetta, l’inevitabile accento e tanto humour.
Un b movie niente male che ironizza sia sulla fantascienza, sia sulle spie alla 007 e offre allo spettatore un’inviabile quantità di ragazze vestite in maniera sexy o in topless. Raccontato in flash back ogni tanto rallenta, diventando a volte un po’ noioso, ma offre in diversi casi bellissime immagini pop, soprattutto quando l’azione si trasferisce all’interno dell’astronave o come già detto nell’iper stiloso alloggio dell’agente segreto.
Visivamente non è affatto male e qualche gag è divertente ma colpisce ancor di più il fatto che “Zeta One” furbescamente stia in bilico sul confine del femminismo/maschilismo. Queste belle aliene, infatti, comandate da Zeta One, arrivano sul nostro pianeta per rapire giovani ragazze con le quali ripopolare il loro. Si trovano però a dover lottare contro un cattivissimo Signore del Male, il Major Burdon, che se le acchiappa le tortura e contro il l’affascinante agente segreto James Word che tra una donna e l’altra cerca di distruggere il loro piano. Cerca e ci riesce, ma le aliene di Angvia in qualche modo devono assolutamente ripopolarsi…
Film assolutamente da non perdere per tutti gli amanti dei b’s e per quelli che cedono al fascino degli anni sessanta e vogliono conoscere un’altra fonte d’ispirazione di “Austin Powers”.
Cast di livello con James Robertson Justice, attore barbuto dall’espressione severa che è stato un interprete di tantissimi film dagli anni quaranta fino ai settanta, qui nel ruolo del cattivo Burdon che ha al suo fianco Charles Hawtrey, un grande attore teatrale e radiofonico famoso nel cinema per la serie inglese “Carry On”. Robin Hawdon (James Word) altro attore teatrale chiude la batteria dei ruoli maschili principali.
Da parte femminile, l’aspetto più importante della pellicola, troviamo oltre a Anna Gael, Brigitte Skay, Dawn Addams (che interpreta Zeta One) tutte attive nel cinema di genere, la brava e bella Valerie Leon ottima attrice legata anche lei alla serie “Carry On” e che ha interpretato un ruolo, oltre ad altre tante pellicole in “The Spy Who Loved Me” e in “Never Say Again”. E infine c’è Yutte Stensgaard la bionda che gioca a poker con James, l’unica protagonista di un seppure brevissimo nudo integrale. Di lei abbiamo già parlato in “Lust For A Vampire”.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Zeta One
Titoli Alternativi: Alien Women, Zeta – naarastiikeri (Finlandia), Zeta Uno (Italia), The Love Factor (USA)
Anno: 1969
Nazione: UK
Regia: Micheal Cort
Cast: Yutte Stensgaard, James Robertson Justice, Charles Hawtrey, Robin Hawdon, Anna Gael, Dawn Addams, Brigitte Skay
Casa di Produzione: Tigon
Durata: 86′
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