White Zombie

White Zombie


With These Zombie Eyes he rendered her powerless – With This Zombie Grip he made her perform his every desire!

Magia o virus, quello che vi pare, createvi lo zombie come meglio preferite. Ma sappiate che tutto nasce da qui. Da “White Zombie”. La scintilla dei morti viventi e primo lungometraggio sul tema. Proprio a voler fare i precisi, il controllo della mente e di un corpo è trattato nel “Das Cabinet des Dr. Caligari”, il capolavoro espressionista del 1920, ma “White Zombie” è zombie per davvero e ci mostra un prototipo del morto vivente che tutti conosciamo, con l’immancabile riferimento al vodoo.

Sono gli anni trenta, quelli dei film horror che hanno fatto la storia del cinema, tra di loro trova spazio anche questo piccolo film “low-budget” del 1932, girato in undici giorni negli studi della “RKO” e della “Universal”, prodotto da Phil Goldstone ed Eward Halperin e diretto dal fratello di quest’ultimo, Victor.

Anche se è una piccola produzione, riesce a ingaggiare una star e che star! Il mitico Bela Lugosi che solo un anno prima è entrato nella storia con “Dracula” di Tod Browning e che confiderà agli amici di aver chiesto per questo lavoro, un ingaggio troppo basso rispetto alla resa al botteghino.White Zombie
Siamo già nel cinema sonoro naturalmente, ma gli echi del muto, consentiteci l’ossimoro, si sentono e si vedono ancora, oltre che nella regia di Victor Halperin e nella fotografia di Arthur Martinelli, anche nel cast, nel quale c’è la famosissima Madge Bellamy.
Caratteristiche che a noi piacciono e che ai nostri occhi impreziosiscono la pellicola, ma che furono criticate e bollate come superate da alcuni giornalisti dell’epoca. Per noi il tutto ha invece un fascino incredibile. Una bellezza straordinaria. Perché gli sguardi in questo film sono al centro di tutto, sostituiscono le (inutili) parole, inquietando molto, molto, di più. Impareggiabile la sequenza con gli zombie lavoratori, nella quale, se questo fosse un film europeo, si poteva leggere anche una critica sociale e altrettanto meravigliosi sono altri momenti di “maschere” dei personaggi dirette al pubblico.

Bela Lugosi ha naturalmente campo libero per il suo sguardo magnetico, alla Dracula per intenderci, che viene utilizzato in White Zombieogni momento possibile. Un delicato gioco di luci, un chiaro scuro veramente profondo e alcune scenografie gotiche, completano infine quest’opera.
Con quanto poco si possa creare una perla horror, è quello che “White Zombie” ci insegna, anche perché la trama è semplice e i rimandi a “Dracula” sono decisamente tanti. Ma questo film del 1932 resta un capolavoro come pochi, un imperdibile capitolo del cinema che fu.

Garnet Weston adatta per il grande schermo la storia “The Magic Island” di William Seabrook un personaggio bizzarro, un giornalista esploratore, occultista, scrittore che a quanto pare ha provato pure il cannibalismo.
Il racconto ha per protagonisti Madleine e Neil, due fidanzati che stanno per sposarsi. Sono ad Haiti presso la villa di Charles Beaumont, ricco possidente, che vorrebbe conquistare la ragazza. Ma niente da fare, lei non cede e Charles si rivolge a uno stregone chiamato Mr. Murder Legendre (Bela Lugosi) che ha diversi zombie ai suoi ordini e che sottopone la ragazza al rito magico per trasformarla in morto vivente. Funziona naturalmente, ma il risultato non soddisfa Charles cheWhite Zombie vorrebbe la ragazza come prima. Legendre non cede, mentre Neil impazzito, oltre a vedere i fantasmi viene a conoscenza dell’esistenza di questi esseri.

Film carico di fascino, un po’ per tutto quanto già detto, ma anche per le vite dei protagonisti. Di Bela Lugosi,abbiamo già parlato spesso, mentre Madge Bellamy, la bionda contesa, è stata una star del cinema muto, rovinata come tanti dal passaggio al sonoro. Una carriera distrutta per colpa di una grande invenzione e terminata definitivamente con uno scandalo amoroso. Nel 1943 spara, per spaventarlo secondo lei, per ucciderlo secondo lui, al suo amante, ricco uomo già sposato che le ha promesso di sposarla una volta divorziato. La sua ultima apparizione sul grande schermo è del 1945.
I ruoli principali si completano con Robert Frazer, un altro eroe del cinema muto rovinato dal sonoro, da Joseph Cawthorn grande attore teatrale pWhite Zombieassato poi al cinema e da John Harron.

Il film ha avuto per un paio di volte problemi di diritti. La prima volta proprio all’uscita e una seconda volta negli anni sessanta quando ricompare dopo essere stato considerato perso. Lì la disputa fu tra un produttore che voleva fare una versione restaurata e l’allora proprietario della pellicola. Oggi “White Zombie” è in “public domain”, scaricabile dal sito “Internet Archive”.
A disposizione di tutti c’è una pellicola che ha colpito in maniera ampia anche la cultura popolare, come Rob Zombie, divenuto poi un buon regista horror, che negli anni novanta sceglie il nome di “White Zombie” per il suo gruppo rock-industrial.

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Scheda Tecnica
White ZombieTitolo Originale: White Zombie
Titoli Alternativi: A fehér zombi (Ungheria), Biale zombie (Polonia),  Kyôfu-jô, Kyôfu-jô: Howaito (Giappone), L’isola degli zombies (Italia), La legión de los hombres sin alma(Spagna), Lefko zombi(Grecia), Les morts-vivants (Francia), The White Zombie (Germania), To zontano ptoma(Grecia), Valkoinen zombi (Finlandia), Vit vålnad (Svezia), Zumbi Branco (Brasile)
Anno: 1932
Nazione: USA
Regia: Victor Halperin
Cast: Bela Lugosi, Madge Bellamy, Joseph Cawtorn, Robert Frazer, John Harron, Brandon Hurst, George Burr Macannan, Frederick Peters, Annette Stone, John Printz.
Durata: 69’
Casa di Produzione: Edward Halperin Productions, Victor Halperin Productions

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