Maschio latino cercasi
-mi è rimasta in gola una sorcona che se nun me la faccio ce moro. Però me deve dì, ci sarà l’amnistia?
-ah già l’amnistia! Ma certo domani ci sarà l’amnistia. E il progetto è stato approvato dai partiti della maggioranza
-Amnistia…l’Italia è il paese delle amnistie, diciannove in venticinque anni! Troppe!
C’è un amico al bar che ripete “L’affare s’ingrossa”, ogni volta che c’è un piccolo problema o quando vuole fare lo spiritoso. Questo riferimento sessuale deve averlo preso da questo film del 1977, conosciuto anche come “L’affare s’ingrossa”. E va detto che fa più ridere lui, quando cerca di essere divertente, che questa pellicola.
Giovanni Narzisi è uno che nel cinema si è occupato più di fotografia che di altro e si è messo dietro la macchina da presa, solo due volte: la prima del 1966 con “Djurado” un western che riecheggia “Django” e poi con questo lavoro.
Per qualche ragione che non conosciamo, Narzisi si trova in una produzione ricca, piena di grandi nomi, mal sfruttati dalla sua stessa penosa sceneggiatura. Un cast di super star, non solo della commedia erotica all’italiana, ma anche del cinema e del teatro in generale. E della musica. E da lì partiamo con le musiche di Lelio Luttazzi che accompagnano le cinque storie che compongono “Maschio Latino cercasi”. Cinque storie comico/grottesche al centro il sesso, la voglia di farlo e il maschio (coglione) latino di turno. Quasi tutte avrebbero buone potenzialità (e alcuni spunti, li abbiamo già visti e li rivedremo in altri film) ma Narzisi, sempre per qualche ragione sconosciuta, riesce a buttar via tutto con sviluppi banali o con finali frettolosi.
Il primo segmento parte malissimo con Gianfranco D’Angelo che è una sorta di turista tedesco in cerca di lolite a Napoli. Ci pensa Vittorio Caprioli a fregarlo mostrandogli un “sexy shop” nostrano (bella idea davvero) e mettendogli nel letto un uomo. Tutto qui. Poi tocca alla nostra Gloria Guida, in topless quasi per tutta per la durata del suo pezzo. Lei è l’amante di un ricco industriale interpretato da Gino Bramieri che ripropone la sua comicità (e qualche barzelletta). Lui uomo anziano cerca di ringiovanire grazie a una miracolosa operazione fatta dal Dott.Himler per andare a letto con la sua capricciosa amante. Gloria Guida, di una bellezza straordinaria, interpreta un’attrice di film erotici dai titoli allusivi. E non si capisce se è autoironia oppure voglia di sentirsi superiori.
Poi abbiamo Orazio Orlando nei panni del solito immigrato italiano (in Germania) che per campare si mette a fare l’attore porno all’insaputa della moglie, che pure lei, per arrotondare entra nel mondo dell’hard. Sconclusionata e noiosa storia, con Stefania Casini nel ruolo della moglie e con una certa, ulteriore, ironia sul mondo del cinema. E poi c’è il trio Aldo Maccioni, Luciano Salce e Dayle Haddon, in una storia erotico-legale, con il buon Maccioni che si reca a casa dei due con l’intento di andare a letto con la donna, scampando a ogni possibile denuncia legale. E di nuovo siamo di fronte a un’interessante costruzione, vanificata da un finale tremendo.
“Maschio Latino Cercasi” si chiude, finalmente, con un’altra banale storia di emigranti. Dalla Sicilia Carlo Giuffrè e Adriana Asti si recano nel Nord Europa per uno scambio di coppia. L’ovvio, impera, con la donna dapprima titubante e poi amante focosa del bel nordico.
Non ripetiamo i nomi di tutti gli interpreti, ma è evidente che con questo cast si poteva e si doveva avere di più. Invece oltre alle storie incerte abbiamo una regia banale e un montaggio altrettanto deludente. Che spreco!
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Maschio latino cercasi
Titoli alternativi: L’affare s’ingrossa, Macho Latino, Latin Lover
Anno: 1977
Nazione: Italia
Regia: Giovanni Narzisi
Cast: Gloria Guida, Adriana Asti, Gino Bramieri, Vittorio Caprioli, Stefania Casini, Gianfranco D’Angelo, Carlo Giuffrè, Aldo Maccione, Luciano Salce, Dayle Haddon
Durata: 90’
Casa di Produzione: Pelican Film, Staff Professionalisti Associati
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