Come una crisalide
L’impulso era diventato irresistibile. C’era una sola risposta alla furia che lo torturava
Titolo metaforico che abbraccia il curriculum del regista, del nuovo corso del giallo/thriller italiano e infine, non è uno spoiler, anche la storia dell’assassino.
Episodio sorprendente e spiazzante di quelli che ogni tanto sbucano fuori dal nulla (o quasi), vede alla regia Luigi Pastore autore di documentari e di corti, qui al primo lungometraggio, che slegato da logiche di mercato prende con coraggio la via della sperimentazione, cercando nuove forme di cinema.
Ispirarsi non vuol dire copiare, direbbero i saggi, ed è chiaro, fin da subito che i punti di riferimento di Pastore sono i gialli e gli horror italiani con particolare affetto nei confronti di Dario Argento, del quale riprende l’incipit di “Tenebre” e alcune strutture.
Ispirarsi non vuol dire copiare e, infatti, Pastore cambia la prospettiva del racconto, avvicinandoci all’assassino e facendoci vedere la storia dalla sua prospettiva senza mai mostrarci la sua faccia.
Accompagnato dal sempre abilissimo Sergio Stivaletti e dalle musiche in parte composte da Claudio Simonetti (presente anche con un cammeo), Pastore ha le spalle coperte e può lasciarsi andare a un’irresistibile narrazione. Dal già citato serial killer ripreso sempre di spalle (interpretato da Antonio Tentori che collabora per la sceneggiatura) ci si inoltra in sanguinosissimi omicidi che non nascondono nulla allo spettatore. Ad aggiungere un carico di fastidio e orrore, ci pensa il movente, non sempre legato alla psiche dell’assassino ma a volte anche al caso.
Il protagonista indispettito dalle parole di uno psichiatra, e appesantito da una storia d’amore, finita male inizia una lunga e precisa ricerca di vittime. La sua ex, un cacciatore che l’ha sorpreso, un presentatore TV che vuole fare audience sul caso, un prete che l’ha violentato da piccolo e altri ancora, fino a un livido e suggestivo epilogo su una spiaggia. Le cose potrebbero migliorare nella sua vita quando incontra una ragazza, ma ancora una volta la vita lo emargina.
Sembreremo psicopatici ma ogni tanto il killer ci fa simpatia, perché la sua “missione” è spesso una sorta di pulizia del mondo corrotto. Un racconto che sviluppa tra luce e oscurità e che è impreziosito da alcuni inserti di teatro di figura che fungono da legame narrativo. Un’altra idea brillante di un film, ottimamente diretto e interpretato da un cast fresco e volenteroso, proprio come alcuni registi del nuovo corso del cinema di genere italiano.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Come una Crisalide
Titoli alternativi: Symphony in Blood Red (Germania, USA)
Anno: 2009
Nazione: Italia
Regia: Luigi Pastore
Cast: Antonio Tentori, Sharon Alessandri, Federico Amorosi, Nikol Brown, Federica Carpico, Tony Cimarosa, Michela Foresta, Fabio Giovannini
Casa di produzione: Lu.Pa. Film
Durata: 78′
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