Sharknado 5:
Global Swarming
Make America bait again
Dopo aver inghiottito avidamente buona parte degli statunitensi gli squali dove se ne andranno? Beh, in giro per il mondo ad assaggiare i restanti esseri umani. E no, nessuna sorpresa perché non ci voleva una particolare intelligenza per capire dove il quinto “Sharknado” potesse andare a parare.
Ambientazione scontata a parte ora tutto il pianeta è sotto attacco. E per tutto, intendiamo da Londra a Tokio, passando per Parigi, Roma, la Svizzera, Sidney, l’Egitto, Mosca e tanti altri posti messi dentro senza un particolare ordine geografico.
L’invasione degli squali che viaggiano nei tornado questa volta è enorme e la cosa preoccupa i grandi del mondo e un Papa con i capelli lunghi che riceve i nostri eroi: l’aitante Fin e la bionica April (i soliti, Ian Ziering e Tara Reid). Potremmo dire che Anthony C. Ferrante abbia voluto citare “The Young Pope” ma crediamo che il regista americano preferisca cose più immediate, come copiare la grafica di “Indiana Jones” e nel finale di “Back to the future”, dal quale prende alcune dinamiche e situazioni che si uniscono a “007” e a una plastificata Regina d’Inghilterra. Senza contare tante altre citazioni.
La storia invece è quasi sempre la stessa. E quel quasi è rappresentato dal fatto che questa volta la mattanza esplode per colpa del buon vecchio Fin. Lui è a Londra con la famiglia quando riceve una chiamata d’urgenza da parte di un gruppo di speleologhe tettone che stanno lavorando nei pressi di Stonehenge.
Una di loro ha, infatti, trovato un’incisione rupestre che dimostra che gli “Sharknado” sono sempre esistiti. Fin arriva sul posto, si fa un giro nella classica grotta e prende un manufatto facendo crollare tutto e scappando con meno grazia di Harrison Ford. Benvenuta guerra globale a colpi di squali e ciao Stonehenge.
Fin e April iniziano a girare il mondo cercando di mettere una pezza a questo casino. Ma non funziona. Non funziona nemmeno la monetina gettata nella fontana di Trevi, la base militare nascosta nell’Opera House di Sidney o ancora la Sfinge con i poteri magici. Il mondo è distrutto. April è a pezzi (nel vero senso della parola).
Finita qui la saga più trash della storia? No, forse no, c’è un grosso cliffhanger che ancora una volta lascia intuire che non sia finita.
Dopo cinque “Sharknado” non avremmo mai pensato scrivere le seguenti righe. E cioè dobbiamo ammettere che questo film oltre ad essere riuscito a rivitalizzare la saga è probabilmente il migliore. Sarà per questo continuo e improbabile cambio di città che porta a non avere mai dei momenti morti o forse per i CGI nettamente migliori dei precedenti.
Non stiamo dicendo sia un gran film con una grande realizzazione, perché alla fine è sempre il solito carrozzone di trasshate varie che però qui funziona molto meglio. Merito probabilmente del cambio tra gli sceneggiatori, con l’arrivo del fresco Scotty Mullen, già autore del terribile “Zoombies”.
Non mancano infine le star prese dalla cantina come Olivia Newton-John che con la battuta “don’t get too physical” dona una perla di autoironia niente male, oppure Samantha Fox e infine Dolph Lundgren.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Sharknado 5: Global Swarming
Titoli alternativi: Zraločí tornádo 5 (Repubblica Ceca), Sharknado 5: Aletamiento global (Spagna), Sharknado 5: Global Swarming (Francia), Rekinado 5, Rekinado 5: Efekt płetwiarniany (Polonia), Акулий торнадо 5: Глобальное роение (Russia), Sharknado 5… Earth (USA)
Nazione: USA
Anno: 2017
Regia: Anthony C.Ferrante
Cast: Ian Ziering, Tara Reid, Cassandra Scerbo, Billy Barratt, Yanet Garcia, Porsha Williams, Chris Kattan
Casa di produzione: The Asylum, Syfy
Durata: 86’
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