Il Piacere
Forse in lei vivevano due anime, da una parte la famiglia e dall’altra l’amore. Senza vergogna né pudore. L’amore vero.
La borghesia decadente, l’Italia fascista, il sesso e Venezia sparate subito sul pubblico nei primi minuti senza filtri sono un’ottima presentazione per questo film del 1985 di Joe D’Amato. E ci vogliono pochi secondi per capire che il nostro è di nuovo sulle tracce di Tinto Brass. E ci vuole sempre poco per capire che questa volta il risultato è meno ampolloso (usiamo questa parola pesante per rendere il concetto) e ambizioso de “L’Alcova”.
Pensa meno e agisce tanto D’Amato e si può dire che sia un ottimo incontro tra lui e Brass.
Poi certo la scopiazzatura stilistica è palese e c’è pure qualche richiamo, più tecnologico, a “La Chiave” mentre il romanzo di D’Annunzio è solo un caso di omonimia.
Ma resta una piacevole visione questo film, grazie alla buona regia e fotografia di D’Amato e a un cast straordinario, non a livello recitativo ma sul piano della bellezza.
Laura Gemser maitresse che offre oppio e sesso ai suoi clienti, Dagmar Lassander sempre maitresse, ma di buoni sentimenti, fanno da spalla a una scatenata e bellissima Lilli Carati e a una sorprendente Isabelle Andrea Guzon, che con Gabriele Tinti e la meteora Marco Mattioli completano i ruoli più importanti.
La morbosità è il nucleo centrale di tutta la storia e a volte tocca punte molto alte e diciamo pure assurde. La vestizione di un cadavere di donna, la sorella che dà la tetta al fratello per calmare le sue convulsioni e a leggere varie note anche qualche altra scena purtroppo tagliata nella maggior parte delle versioni. La storia è lenta e soprattutto si perde sul finale che vorrebbe farci pensare a un colpo di scena drammatico che però, come facilmente si può prevedere, non arriva.
Gérard (Gabriele Tinti) conosce durante il Carnevale di Venezia la bella Leonora (Isabelle Andrea Guzon) con la quale instaura un morboso rapporto fatto di tante avventure erotiche. Lei ama prostituirsi in un bordello, ama sedurre uomini incontrati per caso, mentre lui, registra tutto su un magnetofono. La donna un giorno muore. E Gérard che vive con Fiorella (Lilli Carati) diventa il tutore dei figli di Leonora, Ursula (sempre Isabelle Andrea Guzon) e il “rigido” fascistello Edmond (Marco Mattioli).
Ursula cerca in ogni modo di conquistare l’uomo facendogli rivivere le esperienze erotiche avute con la madre. Ma Gérard cerca di resistere. Fiorella invece se la spassa senza problemi con Edmond arrivando anche ad avere un rapporto lesbo con la maitresse interpretata da Laura Gemser in una scena ben diretta, che però serve, di fatto, ad allungare il minutaggio.
A margine il padre antifascista di Gérard, che però è solo un orpello, perché il punto qui è un altro e D’Amato lo sa bene.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Il piacere
Titoli alternativi: De perverse vrouw, La femme pervertie (Belgio), El despertar del placer (Spagna), Käsi hameen alla (Finlandia), La femme pervertie (Francia), I apolafsi (Grecia), Развратная женщина (URSS), The Pleasure (Internazionale)
Anno: 1985
Nazione: Italia
Regia: Joe D’Amato
Cast: Lilli Carati, Gabriele Tinti, Isabelle Andrea Guzon, Marco Mattioli, Laura Gemser, Dagmar Lassander
Durata: 86’
Casa di produzione: Filmirage
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