Mi gran noche
Qué pasará. Qué misterio habrá. Puede ser mi gran noche
¿Listos? ¿Chicos, chicas prevenidos? ¡Vamos! Scenografia scintillante, balletto pop, musica ad alto volume, lustrini, smoking, abiti da sera. Alex De La Iglesia tra “Las brujas de Zugarramurdi” e “El Bar” (senza contare il documentario su Messi e l’ambizioso lavoro enciclopedico di “Words with Gods”) si prende una pausa dalle sue classiche atmosfere e ci porta in un mondo colorato che è anche il suo film più solare. Ma a parte questo cambio radicale di ambiente non dimentica la solita corrosiva critica alla società e di certo non perde la capacità di leggerne i difetti.
Scritto con il sempre fedele Jorge Guerricaechevarría e realizzato con alcuni volti noti come la bellissima Blanca Suárez (irresistibile come sempre), Mario Casas, Carmen Machi, il mitico Enrique Villén e con la presenza di Raphael (del quale parleremo dopo), “Mi gran noche” è una folle ed esplosiva commedia, che smaschera senza complimenti l’ipocrisia del mondo dello spettacolo e non.
Concepito in prima battuta come musical è un film pieno di linee narrative e di eventi dall’inizio alla fine cui non manca però il solito calo dei lavori del regista, che poi si riprende come sempre chiudendo in bellezza.
Un mondo variopinto che esplode in un teatro di posa, dove tra sfortune, litigi, tentati omicidi ed eventi esterni si registra con grande difficoltà un luccicante show di capodanno. Una rappresentazione come sempre brillante di tutti i difetti (ma anche pregi) umani che termina con un’inevitabile felice distruzione che ricorda l’apoteosi di “Hollywood Party”.
Ci troviamo a Madrid naturalmente, in un luogo, dove stanno per iniziare le registrazioni dello show di fine anno. Fuori impazza la protesta sociale con scontri violenti tra manifestanti e polizia e invece dentro esplodono le vite dei bizzarri protagonisti. Non c’è un vero protagonista ma se dobbiamo scegliere, il personaggio di Alphonso una vecchia e presuntuosa star, che a volte ci appare in stile Darth Vader, in conflitto con il figlio, con un giovane collega e con un fan che lo vuole uccidere, è quello più forte. Un personaggio molto interessante e di un’antipatia infinita, ben mascherata da una facciata nazional popolare, interpretato da Raphael un famosissimo cantante romantico spagnolo attivo fin dagli anni sessanta e che ha pure un museo a lui dedicato. Un ruolo ironico per un artista che oltre ad aver composto una canzone intitolata “Mi gran noche” è già stato utilizzato a livello musicale da De La Iglesia in “Balada triste de trompeta”.
I personaggi del circo “Mi gran noche” non si fermano di certo qui e continuano con il già citato e sottomesso figlio di Alphonso (Carlo Areces) e da Oscar (Jaime Ordóñez) fan del cantante. Adanne (un bravissimo Mario Casas) invece è una pop star in ascesa che preferisce fare sesso piuttosto che cantare, con grande dispiacere del suo violento manager Perotti, pronto a tutto per evitare scandali e con grande invidia di Alphonso che lo sabota.
La coppia di presentatori pronti a sabotarsi, ma anche a coalizzarsi per il loro bene, Roberto e Cristina (Hugo Silva e Carolina Bang) e Paloma (Blanca Suarez) una spettatrice, che porta sfortuna ma che s’innamora, (sfortuna o no, beato lui) del mediocre José (Pepón Nieto) completano le linee narrative principali della storia. C’è però ancora spazio per le vicende della regista Rosa (Carmen Machi) e della simpatica madre di José.
Una commedia esplosiva come sempre ben diretta dalla mano di De La Iglesia che riesce a far vivere le frenesie e il dinamismo di una serata semplicemente fuori controllo.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Mi Gran Noche
Titoli alternativi: My Big Night (Germania), μεγάλη μου νύχτα (Grecia), Micsoda spanyol éjszaka! (Ungheria), Ta noc jest moja (Polonia), A Minha Grande Noite (Portogallo), Moja velika noć (Serbia), Убойный огонёк (Russia), My Big Night (Svezia), Moja divja noč (Slovenia), Mi gran noche (Uruguay), My Big Night (Internazionale)
Regia: Álex de la Iglesia
Anno: 2015
Nazione: Spagna
Cast: Raphael, Mario Casas, Pepón Nieto, Blanca Suárez, Hugo Silva, Carmen Machi, Luis Callejo, Carlos Areces, Enrique Villén, Santiago Segura
Durata: 97’
Casa di produzione: Canal Plus, Enrique Cerezo Producciones Cinematográficas S.A., Telefonica Studios
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