Wayne’s World
I know I don’t have his looks. I know I don’t have his money. I know I don’t have his connections, his knowledge of fine wines. I know sometimes when I eat I get this clicking sound in my jaw.
Uscito turbato dalla visione del per me mediocre “Bohemian Rhapsody”, mi sono rifugiato in quello che è l’omaggio migliore del cinema a Freddie Mercury e ai “Queen”. Cioè, il viaggio in auto di quattro ridicoli cappelloni (più amico sbronzo), mentre ascoltano e cantano, appunto, “Bohemian Rhapsody”. Direi una delle scene più famose del cinema degli anni novanta.
A parte questo momento (e nuovamente ringrazio per avermi depurato dal biopic), “Wayne’s World”, a vederlo oggi si conferma un film fresco, divertente e stupidamente liberatorio. Posso dire fresco nonostante la storia di “Wayne’s World” ai giorni nostri non funzionerebbe più? Direi di sì, perché oggi, al posto della trasmissione TV dalla cantina dei protagonisti, ci sono i social che permettono di farti un nome e un sacco di soldi con video amatoriale. E poi film così squisitamente demenziali, ben studiati e recitati, non se ne vedono molti. E dunque, ribadisco: è fresco.
Mike Myers è già un famoso comico del “Saturday Night Live”, quando nei primi anni novanta scrive la storia e la sceneggiatura di questo film che non è altro che la trasformazione in lungometraggio degli sketch che lo vedono protagonista nella nota trasmissione nei panni di Wayne Campell con il suo amico Garth, due metallari piuttosto divertenti. Un successo televisivo che si trasforma in un immenso successo cinematografico e che ci porta (almeno da noi che non vedevamo il SNL) in questo mondo di personaggi bizzarri e grandi ospiti.
Massacrato da un doppiaggio in italiano imbarazzante “Wayne’s World”, ci racconta di come Wayne e i suoi amici vengono raggirati dall’astuto produttore televisivo Benjamin Oliver (Rob Lowe) che li scova per caso mentre trasmettono la loro popolare trasmissione televisiva da uno scantinato. Si sa, il successo, porta diversi problemi, ma il centro di tutto il film è più il divertimento demenziale che una morale sui compromessi.
Fiore all’occhiello sono le comparsate di Meat Loaf e soprattutto di un divertentissimo Alice Cooper che si scopre essere un grande intellettuale. Il cast a parte il padrone di casa Mike Myers, vede la sua spalla Dana Carvey, un clownesco metallaro biondo con occhialoni e la partecipazione di Tia Carrere e di Rob Lowe nei panni del cattivo. La quarta parete rotta di continuo, tantissima musica e un finale stupidissimo completano il quadro del film diretto Penelope Spheeris e il cui omaggio a Mercury (visto poco prima di morire) pare sia piaciuto allo stesso cantante e a quanto dicono Myers avrebbe lasciato il film se non avessero usato “Bohemian Rhapsody”.
Scheda Tecnica
Titolo orginale: Wayne’s World
Titoli alternativi: El mundo según Wayne (Argentina), Quanto Mais Idiota Melhor (Brasile), Светът на Уейн (Bulgaria), Le monde selon Wayne (Canada), Wayneov svijet (Croazia), Wayne’s World (Finlandia), Wayne’s World (Francia), O apithanos kosmos tou Wayne, Ο απίθανος κόσμος του Wayne (Grecia), Wayne világa (Ungheria), Donyaye Wayne (Iran), Olumo Shel Wayne (Israele), Fusi di testa (Italia), Veino pasaulis (Lituania), El mundo según Wayne (Messico, Perù), Swiat Wayne’a (Polonia), Quanto Mais Idiota Melhor (Portogallo), Мир Уэйна (Russia), Vejnov svet (Serbia), Waynov svet (Slovenia), Wayne’s World: ¡Qué desparrame! (Spagna), Wayne’in Dünyasi (Turchia), Wayne’s World: The Movie (working title)
Anno: 1992
Nazione: Usa
Regia: Penelope Spheeris
Cast: Mike Myers, Dana Carvey, Rob Lowe, Tia Carrere, Brian Doyle-Murray, Lara Flynn Boyle, Micheal DeLuise, Dan Bell, Lee Tergesen, Alice Cooper, Meat Loaf
Durata: 94’
Casa di produzione: Paramount Pictures
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