Verónica
Alguien respondió a tu llamada
I film sulle possessioni soffrono della “sindrome da cliché” di più di quelli sugli zombie. Sono indispensabili: una tavola oujia, una vittima innocente, una qualche forma ecclesiastica e rumori e strane presenze. Così è anche “Verónica” di Paco Plaza, famoso per il franchise [Rec], che alla voce protagonista ci mette una quindicenne e alla voce chiesa una suora cieca soprannominata “Suor Morte”, della quale vediamo gli occhi bianchi (mica poteva avere gli occhiali eh). Anche gli effetti speciali non sono tutto questo granché e si può dire che siamo di fronte all’ennesima pellicola del genere.
Però, se lasciamo da parte l’aspetto “possessione” e ci concentriamo sul secondo piano narrativo, questo film del 2017 dà il meglio di se, dandoci una visione dell’argomento molto più psicologica che orrifica. La protagonista si chiama Verónica è una quindicenne madrilena orfana di padre che deve occuparsi dei suoi tre fratellini perché la madre lavora tutto il giorno. Frequenta una scuola gestita dalle suore e nel giorno di un’eclisse (l’oscurità che incombe, altro fattore comune), con due amiche fa una seduta spiritica. Lei che voleva rivedere il padre si ritrova in mezzo a orribili incubi, che toccano anche il cannibalismo (un po’ di splatter non fa mai male) e cerca poi di raddrizzare la situazione aiutata dai consigli della suora cieca.
Però, se lasciamo da parte l’aspetto “possessione” e ci concentriamo sul secondo piano narrativo, questo film del 2017 dà il meglio di se, dandoci una visione dell’argomento molto più psicologica che orrifica. La protagonista si chiama Verónica è una quindicenne madrilena orfana di padre che deve occuparsi dei suoi tre fratellini perché la madre lavora tutto il giorno. Frequenta una scuola gestita dalle suore e nel giorno di un’eclisse (l’oscurità che incombe, altro fattore comune), con due amiche fa una seduta spiritica. Lei che voleva rivedere il padre si ritrova in mezzo a orribili incubi, che toccano anche il cannibalismo (un po’ di splatter non fa mai male) e cerca poi di raddrizzare la situazione aiutata dai consigli della suora cieca.
Il confine tra possessione e schizofrenia si assottiglia sempre più, fino a fondersi confondersi e a portarci a un tragico epilogo. Il male dell’anima capovolge in parte il nostro giudizio sul già visto e in certi punti Plaza riesce pure a provocarci qualche brivido. Non basta certo a farci gridare al miracolo ma se non altro “Verónica” si piazza bene tra i suoi simili e la colonna sonora composta in parte da brani del gruppo “Heroes del Silencio”, grande band spagnola degli anni novanta, ci allieta la visione.
Il fatto più sconcertante è che la storia trae ispirazione da un fatto accaduto in Spagna. Estefania Gutierrez Lazaro, di Valleca, muore nel 1990, dopo inspiegabili fatti. Per contattare il fidanzato morto in un incidente motociclistico, lei e delle compagne di scuola fanno una seduta spiritica, interrotta però da un’insegnante. Da quel giorno in poi Estefania soffre di incubi, visioni e vede strane presenze che a quanto pare vengono sentite anche dalla sua famiglia. Una notte, tali fenomeni sono così possenti che la famiglia chiama la polizia. E a quanto pare, anche i poliziotti assistono a strani fenomeni.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Verónica
Anno: 2017
Nazione: Spagna
Regia: Paco Plaza
Cast: Sandra Escacena, Bruna González, Claudia Placer, Iván Chavero, Ana Torrent, Consuelo Trujillo, Ángela Fabián
Casa di produzione: Apache Films, Apaches Entertainment, Expediente La Película A.I.E
Durata: 105’
Titolo originale: Verónica
Anno: 2017
Nazione: Spagna
Regia: Paco Plaza
Cast: Sandra Escacena, Bruna González, Claudia Placer, Iván Chavero, Ana Torrent, Consuelo Trujillo, Ángela Fabián
Casa di produzione: Apache Films, Apaches Entertainment, Expediente La Película A.I.E
Durata: 105’
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