Romolo + Giuly:
La guerra mondiale
italiana
Seconda Stagione
Hasta la pasta!
Acclamato come il nuovo “Boris”, “Romolo + Giuly” torna in una seconda stagione più esagerata della precedente e che apre a una terza stagione. Esagerare, abbiamo scritto, sembra l’obiettivo degli autori fin dalla prima puntata. Un obiettivo difficile, considerando la prima stagione ma raggiunto a colpi di una comicità che cita Mel Brooks usando il meta cinema e momenti altamente assurdi.
La satira tra Roma Nord e Roma Sud lascia il primo piano alle differenze tra Nord e Sud Italia e alla satira sui vizi e virtù degli italiani.
Il risultato finale è spesso divertente ma in alcuni momenti si nota un eccessivo compiacersi della propria demenzialità con qualche gag un po’ puerile. Perso l’effetto sorpresa, ci pensano i cameo di volti noti a portare novità, con un Giobbe Covatta nel ruolo del filosofo della rivoluzione e Luciana Littizzetto nel ruolo di Dio.
Alessandro D’Ambrosi e Beatrice Arnera, i nostri Romolo e Giuly, accompagnati Niccolò Senni e Ludovica Martini (Giangi e Deborah) devono salvare un’Italia, divisa tra Nord e Sud e in mano a Giorgio Mastrota, populista leader del Nord e a Fortunato Cerlino, colto ma aperto alla criminalità, Re “borbonico” del Sud. Tra loro c’è il prescelto, colui o colei che può salvare il paese. Dieci puntate, due in più rispetto alla precedente, per una commedia originale e piacevole, seppur con qualche piccolo difetto.
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