La Nuit des Horologes

Giunge il tempo di bilanci, di guardare al passato, agli amici, ai collaboratori. “La Nuit des Horologes” è più questo che un film vero e proprio. Ma tranquilli, Jean Rollin non ha mai dato la sensazione di essere uno autocelebrativo, anzi, e, in effetti, i dubbi che questo film del 2007 possa esserlo, svaniscono praticamente subito.
Esattamente quando all’inizio Françoise Blanchard ci dice che questa è la notte degli orologi, che ci troviamo nella casa dei peccati, che una porta sarà aperta e che la giovane sta per uscire.
La giovane che esce dalla porta temporale è Ovidie, ex pornostar, protagonista di questo film che forse doveva essere il testamento del regista francese, già malato, che poi però è riuscito a farne un altro tre anni dopo.

Tra simbolismi e poesia assistiamo al viaggio di Ovidie che va alla ricerca di Micheal Jean, forse defunto o forse scomparso ma sicuramente alter ego del regista, finendo per incontrare i fantasmi del passato dell’uomo, reali o immaginari. Vediamo Jean-Loup Philippe, Dominique, Natalie Perrey, Françoise Blanchard e altri ancora, tutti attori a lui cari, senza dimenticare i suoi oggetti e gli immancabili luoghi.

Brevi frame delle sue opere ed esplicite citazioni alle sue fonti d’ispirazione e un messaggio chiaro “mi ricorderete per le mie opere o per il mio immaginario”, compongono il quadro di un film intenso. Un film adatto solo a chi ha visto tutti i film del regista con una sempre presente punta di amarezza e tristezza di fondo che però alla fine non porta lo spettatore alle lacrime, ma a una riflessione totale della propria vita.
Uno dei film più belli, se non il più bello, di quest’ultima parte della carriera di Jean Rollin.

Scheda Tecnica
Titolo orginale: La Nuit des Horologes
Titoli alternativi: La nuit transfigurée (Francia), Die Nacht der Uhren (Germania)
Anno: 2007
Nazione: Francia
Regia: Jean Rollin
Cast: Ovidie, Françoise Blanchard, Dominique, Maurice Lemaître, Maurice Lemaître
Casa di produzione: Avia Films, Les Films ABC
Durata: 90’