The Ribald Tales
of Robin Hood
His Lusty Men and Bawdy Wenches
Ho vaghi ricordi d’infanzia di quello che oggi scopro essere “When Things Were Rotten”, una serie TV comica di Mel Brooks che parodiava Robin Hood. Per me la figura leggendaria dell’arciere è sempre stata legata a questa serie, più che a quella cazzata con Kevin Kostner o ad altri mille film sull’argomento, compreso quello di Mel Brooks del 1993, che aveva luci e ombre.
Ora devo rivedere i miei riferimenti, perché ho visto questo “The Ribald Tales of Robin Hood”, del 1969, che supera abbondantemente in interesse e serietà tante altre versioni più ricche e famose e, aggiungendo il grande carico di nudi e sesso, posso dire che le supera abbondantemente.
Un film più misterioso del personaggio cui s’ispira e purtroppo un film dimenticato, perché c’è veramente poco riscontro in giro per il web. IMDB lo classifica come co-produzione tra Stati Uniti e Germania, e come co-regista figura nientemeno che Erwin C.Dietrich che avrebbe girato gli esterni per la versione europea.
Dietro la macchina da presa c’è Richard Kanter regista hard americano, che scrive anche la sceneggiatura di un film che ha in Lynn Cartwright (“The Wasp Woman” e “Queen of outer space” per noialtri amanti dei b’s) il volto più noto.
Una produzione molto low-budget che cerca (e riesce) a ricostruire decorosamente gli ambienti della storia e segue il nucleo centrale delle vicende con qualche, ovvia, “licenza poetica”. Robin Hood è sempre lui, ruba ai ricchi per dare ai poveri, dando dei problemi allo sceriffo di Nottingham, al soldo del solito usurpatore del re. Ma Robin Hood e i suoi amici, non si fanno molti problemi e appena possono, trombano a destra e a manca e fanno orge.
I cattivi per catturarlo mettono in campo una tettona, cioè Maid Marian (Dee Lockwood) innamorata dell’eroe, che ingelosisce un’amante gelosa che gli tende una trappola.
Così Hood viene catturato e imprigionato e soprattutto Maid Marian torturata in una scena lesbo BDSM con Lynn Cartwright, nient’affatto male. Ma il bene, anzi, il sesso, trionfa. E il Re sta tornando.
Un b movie divertente in cui Kanter inserisce diverse cose a volte sorprendenti, come violenze e torture, cose strane per un contesto leggero, senza pretese e molto cazzaro. Ma il tutto è sorprendentemente efficace. E c’è da giurarci che sono fieri del loro accento americano.
Scheda Tecnica
Titolo originale: The Ribald Tales of Robin Hood
Titoli alternativi: As Aventuras Eróticas de Robin Hood (Brasile), Еротичните приключения на Робин Худ (Bulgaria), Robin Hood og hans lystige sexliv (Danimarca), The Affairs of Robin Hood (Europa), Les aventures amoureuses de Robin des Bois (Francia), Oi sexoualikes peripeteies tou Roben ton dason (Grecia), The Erotic Adventures of Robin Hood, The Erotic Adventures of Robin Hood, his Lusty Men and Bawdy Wenches, Who Made Marion? (USA), Robin Hood und seine lüsternen Mädchen, Die Ferkeleien des Robin Hood, Das intime Sex-Tagebuch von Robin Hood und seinen lüsternen Mädchen (Germania)
Anno: 1969
Nazione: USA/Germania
Regia: Richard Kanter, Erwin C. Dietrich
Cast: Lynn Cartwright, Dee Lockwood, Steve Vincent, Ralph Jenkins, Scott Sizemoore
Casa di produzione: Mondo Films, Urania-Filmproduktion
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