Vampire Circus
The greatest blood-show on earth!
Titolo semplice ma di quella semplicità perfetta. Un inizio a tutta velocità, che mostra subito le intenzioni della Hammer. Risultato: uno dei più belli, stilosi e inquietanti film, della compagnia inglese.
Un gioiello vampiresco oggi molto apprezzato ma che all’uscita suscitò pareri discordanti, forse anche per colpa della concorrenza di “Countess Dracula” con Ingrid Pitt, che uscì nello stesso periodo e per la medesima casa di produzione.
Possiamo pensare che “Vampire Circus” sia un tentativo di svecchiare il catalogo Hammer che qui cambia radicalmente il proprio linguaggio dandoci un lavoro davvero cupo, che gioca bene sulle paure e inquietudini dell’essere umano, mettendo anche momenti onirici e una morbosità e un erotismo presenti fin dai primi minuti.
Anche se col passare del tempo la trama si perde un po’ e rischia di finire nel canovaccio del genere, resta un brillante film ottimamente diretto dall’esordiente Robert Young che sfrutta la proverbiale cura ed eleganza delle produzioni Hammer.
Come detto, non c’è nemmeno tempo di un’introduzione e troviamo subito il vampiro protagonista, il conte Mitterhaus (Robert Tayman), un principe delle tenebre più pop dei suoi “colleghi”, col capello lungo e con una morbosità più esplicita, visto che è al fianco di una ragazza nuda. Il conte, dopo aver fatto rapire una bambina da sacrificare (altro aspetto che inserisce inquietudine nella storia) viene ucciso dai soliti popolani arrabbiati ai quali, in punto di morte, lancia una maledizione.
Quindici anni dopo, Stetl, il borgo dove si svolge la storia, è colpito da una violenta epidemia, che dicendolo con termini attuali, costringe il paese alla zona rossa. Nessuno può uscire, nessuno può entrare. Eccetto un circo che in qualche modo entra e che viene accolto come un passatempo che può alleviare le pene del periodo.
Il circo è gestito da una zingara, interpretata da Adrienne Corri che giusto l’anno prima era la donna violentata di “Orange Clockwork”, il ruolo più noto di una carriera importante, con un affascinante ragazzo di nome Emil (Anthony Higging) e con l’aiuto di un nano. Loro sono in realtà gli eredi e parenti del conte Mitterhaus tornati in paese per vendicare e soprattutto far resuscitare il vampiro con il sangue dei bambini di Stetl.
Tra performance circensi tra il fantastico e l’onirico, in cui non manca a volte un po’ di erotismo, quelli del “Vampire Circus” cercano di mettere a segno il proprio piano.
Grazie a scene ottimamente girate, dall’atmosfera sospesa e fantastica e la già citata inquietudine di fondo, questo è un vero gioiello, da riscoprire e rivedere.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Vampire Circus
Titoli alternativi: La regina dei vampiri (Italia), El circo de vampiros (Argentina), Het circus van der vampieren (Belgio), O Circo do Vampiro, O Circo dos Vampiros, O Vampiro e a Cigana (Brasile), Le cirque des vampires (Canada), La gitana y el vampiro (Cile), Vampyyrit iskevät (Finlandia), Le Cirque des vampires (Francia), Tsirko vrykolakon O horos ton fantasmaton, To tsirko ton vrykolakon(Grecia), Vámpírcirkusz (Ungheria), 吸血鬼サーカス団 (Giappone), La gitana y el vampiro (Messico), Vampiercircus (Olanda), O Circo dos Vampiros (Portogallo), Цирк вампиров (Russia), El circo de los vampiros (Spagna), Vampyrernas cirkus (Svezia), Circus der Vampire (Germania)
Regia: Robert Young
Cast: Robert Tayman, Anthony Higging, Adrienne Corri, Thorley Walters, John Moulder-Brown, Laurence Payne, Richard Owens, Lynne Frederick
Casa di produzione: Hammer Films
Durata: 87’
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