Hellbound
Perchè la gente pecca? Il concetto di peccato esiste perché noi scegliamo di peccare. Abbiamo dimenticato la vergogna, il rimorso, il pentimento e la redenzione
Altro audace colpo coreano che stupirà, forse, chi si è perso un bel po’ anni di arti visuali. Da là, si sa, da tempo amano stupire, andare oltre. E così, dopo il successo di Squid Game arriva Hellbound che forse anche grazie al traino della serie di Hwang Dong-hyuk o grazie all’attenzione che il pubblico ha in questo momento nei confronti della Corea del Sud, ha ottenuto un buon successo, nonostante sia una serie più tetra e horror.
Dietro a Hellbound troviamo Yeon Sang-ho (Train to Busan e Peninsula) che ci porta in una serie tratta da un inquietante webtoon, manga che si possono leggere on line (genere che ho appena scoperto), di Choi Gyuseok e Yeon Sangho.
Una struttura manga che il regista rispetta in pieno, concentrando il tutto senza perdite di tempo in soli sei episodi di un’ora circa.
Hellbound dietro alla sua struttura horror, nasconde una serie di critiche in linea generale più internazionali rispetto alle (ottime) ma più locali di Squid Game. Il fanatismo, la religione, i media e una casta di persone al di sopra degli altri.
Elemento centrale è il fuoco, che come disse Sant’Agostino “purifica”, che qui arriva per via di tre mostri fatti di cenere che compaiano e polverizzano poveri sventurati che hanno ricevuto giorni o anni prima, una condanna.
Il fenomeno per un carismatico giovane di nome Jeong Jin-soo sarebbe opera di Dio che tramite questi angeli, vuole redimere i peccatori. Lo stesso giovane fonda una nuova religione “Nuova Verità” (“New truth society”) che ben presto raccoglie adepti fanatici che tramite un’organizzazione parallela le “Punte di freccia” (“Arrowhead”) compie violenze nei confronti dei miscredenti. Nello stesso tempo anche i media sono pronti a sfruttare l’evento di queste esecuzioni, mandando in onda le dirette con tanto di pubblico live.
Però, un gruppo di persone inizia a dubitare della provenienza divina di questi “angeli” e naturalmente della bontà della “Nuova Verità”.
Un racconto avvincente e teso, che nelle prime tre puntate vede come protagonista un ispettore della polizia che indaga sugli eventi e che nelle restanti sposta il focus, in maniera originale e spiazzante, su una coppia il cui figlio neonato è stato condannato.
Hellbound è una serie ben fatta e cupa al punto giusto. Il cliffhanger alla fine dell’ultima puntata lascia ben sperare per una nuova stagione.
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