Arabella l’angelo nero

Il buon Stelvio Massi, quello dei poliziotteschi, di qualche thriller, passeggia sulle rovine fumanti del cinema di genere. E si vede.
Qui dirige un thriller in cui mostra la solita buona mano e l’altrettanto nota cura, ma, di fatto, tutto gira sull’attrice protagonista più che su una storia che cerca di rinverdire i fasti del cinema che fu.
Lei è Tinì Cansino nota star della TV 80’s che passa buona parte di questo film nuda, mezza nuda e a fare sesso. Senza ipocrisia, lei è una buona ragione per guardare questo film, che, va aggiunto, ha anche momenti in cui la storia è interessante e con sprazzi di “splatter” che alzano il livello.
A un certo punto però buttano via tutto. Si ha l’impressione che siano rimasti a corto di argomenti e che al posto ci mettano battute terribili e situazioni trash, che abbattono le velleità del buon Massi. C’è pure spazio per un poco credibile “colpo di scena” in stile soap opera.
Senza parlare della poca bravura del cast, protagonista su tutti, fortunatamente doppiata.
La battuta “il viale dei mignotti”, per definire un luogo di prostituzione, con quella citata in apertura di questo post, sono probabilmente i momenti più bassi di “Arabella l’angelo nero” che ci racconta le perversioni di una coppia.

Lei Arabella (Tinì Cansino) è sposata con uno scrittore paraplegico a seguito di un incidente stradale. Piccolo inciso: l’incidente è avvenuto subito dopo il matrimonio, mentre lei gli faceva un pompino in auto.
Arabella è una ninfomane che frequenta brutti giri. Un giorno, il marito la becca con un altro uomo. Che lei uccide con la compiacenza del marito. Da qui, il gioco erotico tanto caro al genere, con la donna che accontenta le perversioni del marito che trae ispirazione per scrivere. Ma c’è un killer spietato che gira.

Scheda Tecnica
Titolo originale: Arabella, l’angelo nero
Titoli alternativi: O Anjo Negro no Mundo Cão (Brasile), Angela, Kara Melek, Nefes Nefese (Turchia), Arabella Black Angel (USA), Angela, the Black Angel, Black Angel (Internazionale).
Anno: 1989
Regia: Stelvio Massi
Cast: Tinì Cansino, Francesco Casale, Valentina Visconti, Carlo Mucari, Renato D’Amore, Giose Davi, David D’Ingeo, Rena Niehaus
Casa di produzione: Arpa International
Durata: 89’