Perverse Léa
È sottile come un perizoma il confine che separa questo film tra il soft-core e il porno. Un film schietto, se vogliamo trovargli un pregio, che non si nasconde e che segue la scia del soft-core estremo, quello che si ferma giusto prima di diventare hard.
Naturalmente la trama è un allegro pretesto per vedere corpi che si sbattono rumorosamente e ripetutamente. E sempre naturalmente Bruno Garcia, regista di serie TV francesi, che diventa Bruno Costes, quando filma corpi nudi, non punta con questo film a raccontarci una storia.
Allora via con “Peverse Léa” o “Naughty Lea” nella traduzione inglese, filmetto del 2002 distribuito dalla TV francese M6, che cerca, tra una scena di sesso e l’altra, una sottile (sempre come un perizoma), trama thriller.
A dire il vero la storia rimane coperta dai corpi scoperti, messa in ombra da tette, culi e bicipiti maschili, il cui pregio è l’oggettiva bellezza.
A sorpresa però nella casa trovano Clara, un’altra giovane e belloccia con la quale Lea ebbe anni prima un duro scontro a causa di un fidanzato rubato. Tra un accoppiamento e l’altro e grandi scambi, il belloccio Patrick nutre dubbi su come le due si possono ancora odiare dopo tanto tempo. Clara invece, anche lei, tra una scopata e l’altra cerca di convincere Patrick che la sua Lea sia solo una paranoica. E sempre tra scene hard e scene lesbo si evince che forse la verità è un’altra. Quale? Ma chi se ne importa! Non è quello il punto. L’importante è darci dentro!
Anno: 2002
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