Il Corpo Della Ragassa
Ferma ancora così…si…alza un po’ le braccia come se t’arrendessi, ancora un piccolo tocco, un bijou per la chatte..
È che a volte bastano due nomi famosi e la gente, quella “importante” ti considera. E poco importa se alla fine la prestazione è sempre la stessa. Poco espressiva, poco colorata nella voce e sì, comunque è sempre bellissima, la nostra Lilli Carati.
In ogni caso viene elevata, considerata dalla critica, grazie al fatto che dietro a quest’opera ci sono due nomi: Gianni Brera e Pasquale Festa Campanile. Il primo è la persona il cui omonimo romanzo ispira il film girato dal famoso regista che per certi critici non gli rende onore e soprattutto banalizza le atmosfere.
Noi non l’abbiamo letto il lavoro di Gianni Brera e ci limitiamo a vedere questa storia che arriva dalle umide rive del Po della provincia pavese, dove si smuove la terra, facendo crescere e poi raccogliere, una bucolica commedia erotica d’autore.
Enrico Maria Salerno da un lato e Renzo Montagnani dall’altro, in mezzo Lilli Carati, in un lavoro che cerca di darsi tono e credibilità. A volte “Il Corpo Della Ragassa” ci riesce, anche grazie alla comicità del grande Montagnani, ma a volte scivola in una morbosità eccessiva o nel tentativo di prendersi troppo sul serio.
Lilli Carati dal canto suo fa quello per la quale era famosa e accende la fantasia del maniaco Enrico Maria Salerno. Furba ingenuità e sensualità sono gli argomenti principali e sono anche le cose che abbracciano il piccolo paese nel quale si ambientano le vicende.
Lì nel pavese, il film venne però girato a Mantova, c’è un piccolo fiore che cresce nei campi. Teresa detta Tirisin, la Carati ovviamente, figlia del rozzo agricoltore Pasquale Aguzzi, Renzo Montagnani, che viene notata e apprezzata dal Professor Ulderico Quario (Salerno), ricco medico del paese, il quale la “compra” e la fa lavorare come donna di servizio presso casa. Lui, morbosamente innamorato, le insegnerà l’arte della femminilità, mentre lei, un po’ ingenua e un po’ scaltra riuscirà ad usare a piacimento l’uomo.
Sebbene in certi punti sia noioso e in altri fastidioso “Il Corpo Della Ragassa” è una pietra miliare per tutti i fan della bella Lilli. E a voi la scelta di considerarlo il punto più alto della sua carriera. Il mai dimenticato Montagnani, il cui talento è andato in senso opposto allo spessore dei ruoli intepretati, regala alcuni sorrisi che si trasformano in espressioni infastidite di fronte al personaggio interpretato da Enrico Maria Salerno che materializza bene, una figura più che schifosa.
Social Profiles