Tony, l’altra faccia
di Torino Violenta
What if you could rewrite the story?
L’altra faccia di Torino violenta, è una storia parallela di quella di “Torino Violenta”, non di certo il suo sequel. E, in effetti, non siamo innanzitutto in un poliziottesco puro, ma in un poliziottesco/noir, che mette al centro la figura del protagonista e cerca di indagare la sua psicologia. Poi, Emanuel Cannarsa, che in “Torino Violenta”,era la spalla di Hilton, qui diventa il protagonista ed è, il Tony del titolo.
Carlo Ausino, torna a scandagliare gli ambienti criminali torinesi e forse per il noto understatement subalpino (scherzo sia chiaro) il film esce solo tre anni dopo l’inaspettato successo di “Torino Violenta”, non sfruttando l’onda e aggrappandosi disperatamente al richiamo del titolo modificato in seguito, perché “Tony” era il titolo originale.
Carlo Ausino ripropone il modo di fare visto in “Torino Violenta” mostrando nuovamente e ampiamente la città (acchiappando soldi dai soliti sponsor), senza dare un particolare colore e come detto puntando maggiormente sull’aspetto psicologico che sull’azione. Si spara poco, giusto un po’ sul finale e s’insegue ancor meno e quindi sul piano adrenalinico il film lascia insoddisfatti.
Ma non è questo il problema principale, perché la povertà di mezzi che Ausino cerca di tamponare dove e come può, abbatte ogni onorevole tentativo. Inoltre, la mancanza di nomi di richiamo (George Hilton, non c’è più) e la promozione di alcuni interpreti di “Torino Violenta” a ruoli più centrali, non è una buona idea e non solo dal punto di vista commerciale, ma anche da quello qualitativo, con facce sbagliate e attori a dir poco dilettanti (una su tutte, la madre del protagonista).
Il Tony del titolo è uno che vive una vita molto borderline. Invischiato in affari non proprio puliti, senza lavoro, ha un giro di amicizie poco raccomandabili. Ma è un buono. Uno spinto ai margini dalla vita, che conserva un suo codice d’onore. Intanto a Torino c’è un giro di rapimenti, una donna e poi un bambino, davanti agli occhi di Tony che cerca di fare l’eroe e riconosce uno dei rapitori. La cosa ovviamente lo fa finire nel vortice, da un lato i rapitori che vogliono ucciderlo e dall’altra la polizia con lo spocchioso commissario Gregori che cerca in tutti i modi di incastrarlo, a differenza di Santini, altro poliziotto che però gli mostra amicizia.
Alla fine è il nostro Tony, a costo della sua vita, a sgominare i criminali.
Le ultime scene sono ambientate in locale di via Po, “Angelo Azzurro”, salito alle cronache per un terribile caso di qualche anno prima. Durante un corteo, un gruppo si stacca e lancia molotov dentro il locale, reo, secondo una diceria, di essere un covo di fascisti. L’attacco causò una vittima, uno studente universitario che si trovava nel locale per caso.
Scheda Tecnica
Titolo originale: Tony, l’altra faccia di Torino Violenta
Titoli alternativi: Mafia Kommando (Germania), Tony: Another Double Game, Tony: The Other Side of Violent Turin (Internazionale)
Anno: 1980
Nazione: Italia
Regia: Carlo Ausino
Cast: Emanuel Cannarsa, Giuseppe Alotta, Paul Teitcheid, Nicole Fiori, Tony Campa, Rino Moggio, Cinzia Arcuri
Casa di produzione: Vigor Film
Durata: 88’
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